Mimmo Costanzo: “le Comunità energetiche sono innovazione sociale”

Mimmo Costanzo - Comunità Energetiche

Le comunità energetiche rinnovabili rappresentano una delle soluzioni più efficaci per la transizione verso un modello di produzione e consumo dell’energia più sostenibile ed equo.

 In Italia, l’interesse per queste nuove forme di gestione dell’energia sta crescendo rapidamente, grazie anche all’esperienza di manager illuminati come Mimmo Costanzo, esperto nel settore delle energie rinnovabili e sostenitore dell’ambiente.

Per questo abbiamo deciso di sentire la sua opinione sull’argomento e capire l’importanza del fenomeno delle comunità energetiche rinnovabili (CER).

Mimmo Costanzo è stato un imprenditore ed oggi invece è un manager che, da oltre venticinque anni, opera nel settore dei servizi energetici, delle energie rinnovabili e delle grandi infrastrutture, rivestendo ruoli istituzionali e di rappresentanza di categoria. 

Il suo approccio si basa sulla capacità di innovare in contesti economici e territoriali non facili, sulla visione manageriale rivolta soprattutto alla valorizzazione del merito e del talento e sull’intuizione di aver capito, prima di altri, l’importanza (sociale, prima che economica) di un settore come le energie rinnovabili, che potrà davvero cambiare in positivo il nostro futuro.

Una delle sfide più interessanti secondo il manager  dott. Costanzo è quella di costruire e gestire comunità energetiche rinnovabili, ovvero associazioni costituite da pubbliche amministrazioni locali, aziende, esercizi commerciali e singoli cittadini, che si equipaggiano volontariamente di impianti per la produzione di energia sostenibile destinata all’autoconsumo, attraverso un modello basato sulla condivisione dell’elettricità prodotta.

Ma come funzionano le comunità energetiche rinnovabili? Come si possono costruire e gestire in modo efficace? Quali sono i vantaggi per i singoli membri e per la collettività nel suo complesso?

 Cos’è una comunità energetica e come si crea?

Una comunità energetica rinnovabile è un’entità legale costituita tra i soci della comunità, che possono essere persone fisiche, imprese o amministrazioni pubbliche locali. 

In fase di costituzione dell’entità legale, va ricordato che la legge italiana stabilisce la possibilità di creare comunità che scambino energia al fine dell’autoconsumo collettivo, ma l’obiettivo della comunità non può essere il profitto, bensì fornire benefici ambientali, economici o sociali a tutta la comunità.

Una volta costituita l’entità legale, è necessario individuare l’area dove installare l’impianto di produzione per l’energia elettrica, il quale deve essere vicino ai consumatori. 

L’impianto non occorre che sia di proprietà della comunità, ma può anche essere messo a disposizione da uno dei membri o da un soggetto terzo esterno alla comunità.

In merito alle comunità energetiche, il manager Mimmo Costanzo afferma: “Le comunità energetiche rappresentano uno strumento concreto per la costruzione di un modello di sviluppo sostenibile, finalizzato alla valorizzazione delle risorse locali e alla creazione di un’economia circolare basata sulla condivisione dei beni comuni e sulla partecipazione attiva dei cittadini. 

Si tratta di un’opportunità straordinaria per promuovere la transizione energetica e l’innovazione sociale, creando nuove opportunità di lavoro e di crescita per le imprese e per la comunità nel suo complesso”.

Il primo passo per costruire una comunità energetica rinnovabile è costituire un’entità legale tra i soci della comunità, che possono essere persone fisiche, imprese o amministrazioni pubbliche locali. 

È importante ricordare che l’obiettivo della comunità non può essere il profitto, ma deve fornire benefici ambientali, economici o sociali a tutta la comunità. 

Una volta costituita l’entità legale, si deve individuare l’area dove installare l’impianto di produzione per l’energia elettrica, che dev’essere vicino ai consumatori. 

L’impianto con cui si produce l’energia elettrica non occorre che sia di proprietà della comunità, ma può anche essere messo a disposizione da uno dei membri o da un soggetto terzo esterno alla comunità.

Come funziona una comunità energetica?

Il funzionamento di una comunità energetica gira intorno allo smart grid, un’infrastruttura di rete connessa e intelligente alla quale sono collegati tutti i membri della comunità energetica rinnovabile. 

L’energia può essere prodotta da impianti collettivi o individuali e in seguito ogni membro della comunità utilizza parte dell’energia prodotta attraverso l’autoconsumo, mentre la restante energia non consumata viene immessa nella rete e ceduta agli altri membri della comunità energetica. 

La gestione economica prevede la ripartizione tra i membri dei proventi derivanti dall’energia prodotta, stabilite liberamente mediante la sottoscrizione di un contratto di diritto privato.

Le norme che regolano le comunità energetiche e la sostenibilità ambientale

In Italia, le comunità energetiche rinnovabili sono normate dall’articolo 42-bis del Decreto Milleproroghe 162/2019, convertito con la Legge n. 8/2020 del 28 febbraio 2020, attraverso cui sono state riconosciute le comunità energetiche rinnovabili, e dai relativi provvedimenti attuativi quali la delibera 318/2020/R/eel dell’ARERA e il DM 16 settembre 2020 del MiSE.

Inoltre, le comunità energetiche sono un’ottima soluzione per garantire un futuro sostenibile ed ecologico. 

“La sostenibilità è la chiave per il futuro del nostro pianeta, e le comunità energetiche rinnovabili rappresentano un passo importante verso questo obiettivo. 

Siamo in un’epoca in cui è fondamentale promuovere l’uso di fonti di energia pulita e rinnovabile, e le comunità energetiche sono un modo efficace per farlo” ci spiega il manager Mimmo Costanzo.

Tuttavia, per la creazione e il successo di una comunità energetica rinnovabile è fondamentale la collaborazione e la condivisione tra tutti i membri. 

Come sottolinea lo stesso Mimmo Costanzo: “Una comunità energetica è un progetto che richiede un forte senso di responsabilità sociale e un impegno collettivo per la creazione di un futuro più sostenibile. 

Sono convinto che solo attraverso il lavoro di squadra e la condivisione di idee e competenze, si possa raggiungere questo importante obiettivo”.

In sintesi, le comunità energetiche rinnovabili rappresentano un modello innovativo e sostenibile per la produzione e la gestione dell’energia elettrica, basato sulla condivisione e la collaborazione tra utenti pubblici e privati. 

Grazie alla possibilità di autoproduzione e autoconsumo, le comunità energetiche consentono di ridurre le emissioni di carbonio, promuovere lo sviluppo tecnologico e creare nuovi posti di lavoro nella green economy. 

Inoltre, rappresentano un importante passo verso la sostenibilità e la tutela dell’ambiente, un obiettivo sempre più urgente e necessario per garantire un futuro migliore per tutti.