Come usare al meglio i colori acrilici. Consigli e qualche accorgimento

colori acrilici

I colori acrilici sono tra i più usati nella pittura per via della loro versatilità e della praticità d’uso. Si tratta infatti di colori che hanno mille potenzialità e possono soddisfare le esigenze di chiunque voglia approcciare la pittura e le proprie realizzazioni utilizzando questo tipo di colore, dai risultati sorprendenti.

La loro impermeabilità rende il risultato particolarmente brillante, per via di una copertura totale ma anche per i tratti che compariranno più luminosi, intensi e certamente mai opachi. Con i colori acrilici ogni sfumatura verrà valorizzata e anche alcuni effetti di luce. Ideali, per esempio, su superfici come legno, carta, tela ma anche metallo, offrono alla vista un effetto di uniformità e compattezza di un certo rilievo e prestigio. Utilizzarli al meglio può essere lo spunto per risultati ottimali, ovviamente con le dovute precauzioni.

Come diluire i colori acrilici

Per diluire i colori acrilici si può utilizzare dell’acqua, da aggiungere al colore in quantità minime, a seconda dell’effetto che si vuol dare a ciò che dipingiamo. Esistono poi in commercio diluenti per una diluizione più controllata e uniforme.

Il miglior consiglio è provare la consistenza del colore prima di utilizzarlo nella versione finale, in modo da capire quanto andare a diluire ogni volta. La resa è in ogni caso ottimale quando vediamo una certa uniformità e brillantezza nel colore stesso. Gli strumenti ideali per dipingere con i colori acrilici sono sicuramente i pennelli ma anche le spugne. Possono dare una resa perfetta se utilizzati correttamente.

La capacità fortemente coprente del colore acrilico permette risultati ottimi senza lasciare intravedere linee sottostanti o altre tracce: un ottimo prodotto, a un prezzo contenuto.

Breve storia del colore

Il colore nato oltre 70 000 anni fa è nato come strumento utile per accompagnare i defunti, quando venivano sbriciolate polveri di ossa e pietre e veniva lasciate cadere sul defunto.

Era un modo, per l’uomo di Neanderthal, di proteggere e rendere più gradevole l’aspetto del defunto. Polvere d’ocra, polvere di alabastro, turchese e così via. Con il susseguirsi delle epoche le polveri sono diventate sempre più diffuse fino a trovare impieghi tra loro molto diversi: i colori accessi e a volte tenui trovavano spazio in molti ambiti e soprattutto andavano perfezionando la loro stessa natura. L’utilizzo del colore in chiave moderna va invece fatto risalire al 1856, grazie al chimico Perkins e alla scoperta del primo colore sintetico. Da allora in avanti il colore ha visto tante evoluzioni soprattutto negli usi: è il materiale spesso a fare la differenza sulla resa del colore, rendendo questo o quel prodotto unico nella sua autenticità e nella sua realizzazione. In tempi più recenti, dai primi del ‘900 ai giorni nostri, il colore ha assunto forme e aspetti sempre nuovi e originali: è stato utilizzato in molte forme e attraverso varie tipologie di materiali, per arrivare ad avere anche il supporto di macchinari che hanno saputo rendere alcuni colori più efficaci nella resa e più brillanti.

Colori oggi

Oggi non mancano esempi di artisti che si cimentano nella realizzazione di opere che hanno messo al centro della scena il mondo del colore acrilico, per proporre una tipologia di colore e di tecnica sempre attuale, che probabilmente non passerà mai di moda. Alcune delle opere con colori acrilici possono infatti essere realizzate su tessuti tra loro molto diversi, per esempio la juta o il jeans. Sembrerà strano ma si tratta di colori che hanno su questi tessuti un’ottima resa e possono garantire un bel risultato.

Cercando anche tra le possibilità di impiego oltre ai tradizionali quadri con colori acrilici possibile che i colori trovino spazio anche negli oggetti d’arte. Oggetti d’arte che diventeranno senza dubbio motivo di arricchimento per la propria casa e il proprio arredamento.