Delegato per la Provincia di Trapani il Cavaliere Avv. Camillo Carpinteri

Roma – Durante il secondo incontro dell’Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale con la Dirigenza generale della “Accademia Dinastica Universitaria” ADOMUSSAN della Nobile Famiglia Agricolacerimonia che si è svolta a Roma il 10 Dicembre 2022, sono stati insigniti come “Dominan” ed “Equitem” nobili donne e nobili uomini meritevoli, ed inoltre per rappresentare l’Ente accademico della Nobile Famiglia Agricola sono state designate delle deleghe regionali e provinciali, tra tanti nobili signori presenti in sala è stato delegato per la Provincia di Trapani il Nobile Cavaliere l’Avv. Camillo Carpinteri. A fine cerimoni lo avviciniamo per chiedergli maggior informazioni per tale nomina e come è arrivato a conoscere  S.A.R. il Principe Christian Agricola, Duca di Capua e delle terre di Lavoro, Conte di Udine e Risano  ect . Presenti i rappresentanti della Croce Rossa Italiana e del Libro d’oro delle Famiglie Nobili e Notabili, la Nobile Accademia Leonina, la F.I.D.C.A, Sua Eccellenza Reverendissima il Vescovo Monsignor Boris Bojovic della chiesa ortodossa del Montenegro. Sua Eccellenza Monsignor Jean Marie Gervais della Chiesa cattolica Prefetto della Cupola di San Pietro in Vaticano. S.A. il Principe Christian Agricola, Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale con la sua Presidente e molti soci, Nobil Donne e Nobil Uomini, Principi, Marchesi, Conti e Baroni. Carissimo Cavaliere ci racconta qualcosa di se; Gentile e nobile amico, il mio nome per intero è Camillo Paolo Salvatore Carpinteri, sono un dirigente in pensione dell’Agenzia dell’Entrate, Avvocato, sposato con due figlie e vivo a Marsala (TP). Poiché sono un appassionato di ricerca genealogica e di araldica, il 1 ottobre 2022 ho partecipato a Civitacampomarano (CB) al “ Convegno Adriatico che aveva come tema l’Araldica e la Nobiltà antica e moderna e la Fons Honorum nel XX secolo”, organizzato dalla Accademia Dinastica Universitaria della Nob. Fam. Agricola (A.D.U.O.M.S.S.A.N.)”. In occasione di questo importante evento, che ha visto la presenza non solo di nobili ma anche di appartenenti a diversi Ordini Cavallereschi e di studiosi della materia, ho conosciuto di persona S.A.R. il Principe Christian Agricola con il quale si era già creato un rapporto di amicizia all’interno del gruppo di discussione della chat “Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili” di cui curatore è il Conte Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant’Anna Morosina, presente con noi anche quest’oggi. Le chiedo scusa per il mio sorrisino perché anche la mia amicizia col Principe è nata per caso come la sua, quindi anche lei, si si da qui, è nata una vera e sincera amicizia con l’amico Christian che mi ha portato a partecipare al Convegno dell’Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale che si è svolto quest’oggi, nel corso del quale sono stato designato quale Delegato Provinciale di Trapani dell’Accademia Dinastica della Nobile Famiglia Agricola. Un incarico importante, certo, ed è inutile dire che sono onorato, ma sento, allo stesso tempo, una grande responsabilità nel rappresentare l’Accademia che mi dà, anche, la possibilità di continuare a coltivare la passione per la genealogica e l’araldica. Posso dire che tale passione è nata dalla curiosità di conoscere l’origine della mia famiglia. Il pensiero di ricostruire la mia ascendenza mi ha spinto a consultare i vari Libri Baptizatorum, Matrimoniorum e Mortuorum conservati negli archivi delle Chiese Locali. Risalendo a ritroso nel tempo, in un lavoro quasi improbo, sono pervenuto a ricostruire l’albero genealogico della famiglia e a sapere che i miei ascendenti sono presenti a Marsala sin almeno dalla fine del 1600 e che godevano del titolo di” Patronus “. Al riguardo vorrei sottolineare che la ricerca mi ha permesso di recuperare notizie di cronaca locale e anche eventi storici dei miei avi che diversamente sarebbero rimaste nell’oblio. Bene è molto importante sapere da dove veniamo e capire che erano i nostri avi, cosa mi dice a proposito del progetto e del lavoro che sta svolgendo il nostro amato Principe. Venendo a parlare della missione dell’Accademia e con essa dell’Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale, portata avanti con impegno dal Principe Agricola, alla quale aderiscono anche nobili e notabili di vari paesi europei (Romania, Francia, Montenegro etc.) e Dame e Cavalieri di diversi Ordini Cavallereschi (Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio – Ramo Napoli e Spagna – Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme , Ordine dell’Aquila Romana, Sacro Militare Ordine dell’Santissimo Sacramento dell’Annunciazione di Nazareth, etc.), questa non è solo quella di mantenerne vivi i principi, le tradizioni e gli antichi modi di vita bensì quella di perseguire finalità culturali, umanitarie e di solidarietà e, al tempo stesso, di favorire ed incentivare il dialogo e lo scambio interculturale ed interreligioso tra i popoli. A questo punto, qualcuno sicuramente si chiederà che significato ha, per noi oggi, la parola “nobile”. Chi può definirsi persona nobile? Qual è il ruolo della nobiltà? Se nella società contemporanea la nobiltà ha avuto bisogno di reinventarsi in quanto snobbata in alcuni ambiti per essere i titoli ed i fregi privati oramai dell’antico loro significato, è anche vero che esiste e conserva un suo fascino rappresentato dal valore storico per i grandi esempi che sono stati dati in passato nel campo dell’arte, della fede, della storia e della protezione dei deboli. Nei nostri giorni, in presenza della tendenza di questa società allo sbando che ha smarrito la tracciabilità del suo percorso storico spirituale dove l’unica forma di ricchezza riconosciuta è quella esteriore, ossia essere ricchi e potenti, persone di successo, è nobile, e qui mi viene in mente il dantesco concetto della nobiltà, non chi è ricco per denaro bensì per ricchezza interiore e culturale da condividere con l’altro. Ed è a questa nobiltà di animo e non di sangue che guarda anche l’Aristocrazia Adriatica dell’Europa Orientale in quanto espressione di una nobiltà che va al di là della collocazione economica, sociale e dell’appartenenza ad una determinata famiglia. A conclusione, mi piace rilevare che la missione perseguita dall’Aristocrazia Adriatica e dall’Accademia Dinastica della Nobile Famiglia Agricola non è affatto quella dell’autoreferenzialità degli appartenenti all’associazione e di fare dei relativi convegni raduni di nostalgici ma quella di riunire le persone nobili, nel significato come ho già detto, con lo scopo di mettere a disposizione della collettività la loro capacità, competenza e conoscenza al dì la’ del titolo nobiliare di cui le loro famiglie illustri sono state investite nei secoli. Non dimentichiamo caro Carpinteri che anche oggi chi possiede la Fons Honorum può per meriti rilasciare titoli nobiliari, come sappiamo è legale a tutti gli effetti “Crear Nobili ed Armar Cavalieri”. ma cosa più importante è certamente quella nobiltà d’animo che come ha detto lei è ricchezza interiore. La nostra missione di nobiltà è essere a disposizione della collettività. Inoltre nella stessa giornata ho avuto l’onore di ricevere il titolo di “Senatore Accademico” dalla Nobile Accademia Leonina .   Co. Rino LoGiacco