In ospedale a Erba morto Carlo Tavecchio storico presidente della Federcalcio

Carlo Tavecchio ph tratta dal web

Il mondo del calcio è in lutto per la morte di Carlo Tavecchio. Lo storico presidente della Federcalcio si è spento a 79 anni nella notte all’ospedale di Erba (Como). Era ricoverato da una settimana per una polmonite bilaterale. Tra le decisioni più discusse le dimissioni per la mancata qualificazione della Nazionale al Mondiale 2018. Indimenticabile la gaffe sul famoso “Opti Pobà che mangiava le banane”, personaggio immaginario di un discorso contro l’invasione dei calciatori stranieri, che gli valse l’inibizione internazionale di sei mesi con l’accusa di razzismo. Tavecchio poche settimane fa era stato cercato da alcuni club di Serie C per sondarne la disponibilità a candidarsi come presidente della Lega Pro. A 77 era stato rieletto presidente del comitato regionale lombardo della Lega Dilettanti.

Carlo Tavecchio, brianzolo di Ponte Lambro, era diventato dirigente di banca, ma a 33 anni il forte richiamo della politica lo aveva spinto a candidarsi sindaco del suo paese, carica che mantenne dal 1976 al 1995, per ben quattro mandati. Ma Tavecchio coltivava soprattutto la passione per la dirigenza sportiva. Nel 1974 aveva fondato la Pontelambrese, la squadra di calcio locale, facendone il trampolino di lancio personale: consigliere e poi presidente della Lega Dilettanti Lombarda, presidente della Lega Nazionale Dilettanti dal 1999 al 2014, vice presidente della Figc nel 2007, vicario nel 2009, e infine presidente federale dal 2014 al novembre 2017, la prima volta battendo l’ex campione Demetrio Albertini, la seconda l’attuale ministro Andrea Abodi, sino alle dimissioni per quella che lui stesso definì “l’apocalisse” di San Siro, l’eliminazione nello spareggio con la Svezia per andare in Russia, dopo il secondo posto nel girone dietro la Spagna. Nessun membro del consiglio federale seguì il suo esempio e quattro anni dopo gli azzurri avrebbero di nuovo mancato l’obiettivo contro avversari più deboli.

Nominato dall’aprile 2017 al gennaio 2018 commissario della Lega di serie A, Tavecchio non aveva mai smesso di sognare un ritorno in grande stile. Tavecchio passerà alla storia anche come l’uomo delle riforme. Durante il suo ciclo ne aveva messe in cantiere e realizzate. Fu decisivo, come pontiere, per l’elezione del presidente dell’Uefa Ceferin e fu tra gli artefici di quella di Infantino a presidente Fifa. Convinse Conte a diventare ct nel 2014, poi non riuscì a trattenerlo nel 2016, dopo l’Europeo sfumato ai quarti di finale e ai calci di rigore con la Germania.

“La Lega Serie A esprime le più sentite condoglianze alla famiglia del Presidente Carlo Tavecchio. Ha dedicato la propria vita al mondo del calcio, con particolare riguardo al settore dilettantistico e giovanile a cui ha sempre riconosciuto il valore e l’importanza che meritano per lo sviluppo di tutto il movimento” ha dichiarato il Presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini.