Mediterraneo, è libertà

Mediterraneo, è libertà

 

Di Vincenzo Calafiore

23 Gennaio 2023 Udine

 

La domanda è, o meglio le domande sarebbero tante:

è giusto contrastare l’invasione, i nuovi barbari?

Ed è giusto difenderci dal mondo? Non solo dall’Africa, ma anche dall’Europa.

Che ci impone le sue regole, ma anche le stoltezze; ma che non è disposta a condividere i costi di quanto impone ma anche delle sue scelte comunitarie e la sua moneta: l’Euro? Una moneta senza stato.

O semplicemente un Marco mascherato sul quale incombe il profilo minaccioso di Schauble, accanto a quello non meno inquietante della Merkel ce li siamo dimenticati?

Viviamo tempi difficili e inquietanti, indecifrabili, dove si fatica a individuare il pericolo e dargli un nome e un volto, la libertà. Per questo la sfiducia cresce sempre più e contemporaneamente nella sociale, si assiste al declino delle istituzioni e poteri, nel mentre la convinzione che rimanere nell’Euro, per noi, sia vantaggioso  è condivisa da pochi, mentre la maggioranza a priori la rifiuta, in realtà siamo il popolo più euroscettico.

Il problema è che oltre a sentirci indifesi ci sentiamo senza autorità che ci proteggano, senza ideologie che ci offrano certezze, ma soprattutto senza frontiere.

Perché senza confini perdiamo l’identità, e l’identità serve a distinguere noi

“ italiani “ dagli altri. Serve a capire di chi ci possiamo fidare.

La globalizzazione ha complicato e modificato, stravolto tutto, ci espone e siamo sempre più inter-dipendenti dalle crisi politiche, economiche, sociali sparse su tutto il pianeta terra.

A queste, aggiungiamoci pure il flusso, quotidiano dei migranti, sbarco dopo sbarco, morti dopo altri … ma c’è ancora la pietà?

Il troppo buonismo della chiesa, l’irresponsabile Caritas, ricadono inesorabilmente sulle nostre spalle, con un peso economico da sostenere.

Cose che hanno dato voce a un certo Grillo, che distribuendo a destra e a manca i suoi famigerati “ vaffanculo” è entrato trionfalmente nei palazzi del governo, e non solo lui, ma anche a Salvini che invita alla reazione contro questa invasione e non importa che provenga dall’Africa, o da qualsiasi altra parte; invita a difendere i confini, la propria identità, per tornare ad essere “ padroni a casa nostra “ come lui afferma.

Meglio allora rilanciare la “ Questione Meridionale “ per ricordare forse a noi stessi che l’Italia non esiste che questa che c’è  è una pura invenzione, semmai c’è la ricca e opulenta Padania e  il povero rappezzato Sud, …le due Italie. Sarà così fino a quando non sarà riscritta la storia dell’Unità d’Italia, fino a quando non si dirà la verità su Giuseppe Garibaldi il corsaro, fino a quando non si dirà la verità delle stragi, delle deportazioni, delle violenze, dei campi di prigionia , delle marce forzate al nord, e pareggiati i conti sospesi con il Sud.

Questo bisogna ricordarlo … che il Nord esiste e prospera perché c’è un Sud che è tenuto in parte e sottocoperta per non vedere la luce.

Così noi orfani di frontiere e confini, di vere bandiere e di ideologie, non sappiamo chi siamo!

Non ricordo chi, ma qualche ornitologo ha detto:  – gli uccelli devono affrontare i pericoli di una morte probabile per scampare a una morte certa – , gli animali umani appartengo anche loro alla natura anche se con un certo privilegio, così da poterla chiamare causa umana questa migrazione causata da diverse mutazioni o cause economiche.

Questa migrazione non finirà mai se non pone fine alle guerre, dall’Afganistan alla Ucraina, e dare così una speranza a chi langue sotto dittature spietate e non vede altra via di fuga, che il Mediterraneo da Kos a Lampedusa!