Collaudate le paratie della centrale idroelettrica di Mazzè

paratie della centrale idroelettrica di Mazzè - ph regione piemonte

Collaudo per le nuove paratie della centrale di Mazzè Canavese, impianto di proprietà della Regione. Si è conclusa così un’operazione che ha impegnato la stessa Regione, proprietaria della struttura, la Coutenza Canali Cavour, l’Associazione Irrigazione Est Sesia e il Consorzio di miglioramento fondiario Angiono Foglietti per oltre 25 anni per la messa in sicurezza e l’efficienza di uno sbarramento sulla Dora Baltea che alimenta l’irrigazione di un comprensorio di sei Comuni.

L’Assessorato regionale all’Agricoltura ha investito 38 milioni di euro per interventi di ammodernamento e messa in sicurezza degli impianti, mentre il Consorzio Angiono Foglietti ha investito per sviluppare i sistemi di irrigazione a goccia con la finalità di utilizzare al meglio la risorsa idrica proveniente dalla Dora Baltea.

La centrale di Mazzè, vera e propria conquista dell’ingegneria idraulica, venne iniziata nel 1921 per essere terminata l’anno dopo come sistema irriguo ingegnoso, basato sull’utilizzo delle acque della Dora Baltea con la realizzazione di uno sbarramento regolabile che avrebbe permesso di accumulare l’energia indispensabile a sollevare di 62 metri l’acqua necessaria per irrigare i territori lungo entrambe le sponde del fiume, su una superficie di circa 4.000 ettari. Il servizio di sollevamento dell’acqua e della sua distribuzione nei iniziò il 24 giugno 1924. Questo bacino da oltre 3 milioni di metri cubi di acqua ha permesso sull’altipiano di Villareggia la diffusione della coltivazione di mais, prodotti orticoli e frutticoli che hanno soppiantato un’agricoltura sostanzialmente “povera” che caratterizzava la zona.

“Una struttura fondamentale – hanno commentano gli assessori regionali all’Energia Matteo Marnati e all’Agricoltura Marco Protopapa – per stoccare l’acqua per irrigare le coltivazioni. In un periodo come quello attuale caratterizzato dai cambiamenti climatici, non solo è fondamentale poter garantire la presenza di acqua, ma anche investire, realizzare strutture o ammodernare quelle esistenti, per avere una produzione idroelettrica pulita e per avere effetti benefici non solo sull’ambiente ma anche per l’economia del Piemonte”.