Massacro di San Martino di Lupari: morta Maria Angela Sarto, il marito in fin di vita. Fermata Diletta Miattello

omicidio

Orrore e morte in via Galilei a San Martino di Lupari (Padova). Un’anziana donna di 84 anni morta, il marito di 89 anni, ferito gravemente e ricoverato in condizioni disperate. A scoprire l’accaduto è stata una delle due figlie di Maria Angela Sarto, mentre l’altra era sparita. Diletta Miattello, che abita nella stessa casa dei genitori, nell’appartamento accanto, è stata rintracciata alcune ore dopo a Romano d’Ezzelino (Vicenza). Sentita dal pm in caserma, è ora in stato di fermo con l’accusa di omicidio e tentato omicidio. Ma da lei nessuna ammissione.

Diletta Miattello, 51 anni, una ex vigilessa, è la figlia più grande della coppia. Viveva con la madre e il padre nella villetta bifamiliare dei genitori. Il massacro di Maria Angela Sarto e del marito ridotto in fin di vita, ha turbato San Martino di Lupari. Maria Angela Sarto è stata uccisa da colpi alla nuca sferrati con un corpo contundente. La figlia più giovane ha dato l’allarme, chiamando i Carabinieri dopo essersi trovata davanti il corpo della madre, a terra in una pozza di sangue, sul cranio e sul viso i segni di una violenta aggressione. Vicino a lei, in condizioni disperate, c’era il padre, con un vasto trauma alla testa. L’anziano, trasportato con l’elisoccorso all’ospedale di Padova, è grave: la sua prognosi è riservata.

La figlia minore non riusciva più a mettersi in contatto con i genitori e la sorella. Ha deciso così di andare di persona a controllare, raggiungendo l’abitazione bifamiliare di via Galilei. I Carabinieri di Cittadella, arrivati inisieme ai medici del 118 sul luogo del duplice agguato, l’hanno subito sentita e hanno iniziato le ricerche della sorella. L’oggetto usato per colpire i due anziani non è ancora stato individuato. E’ escluso comunque che si tratti di un’arma da fuoco, o un coltello. L’uomo era in soggiorno ferito, la madre in camera da letto, già morta.

I Carabinieri hanno stabilito immediatamente che non si trovavano davanti ad una rapina finita male, o ad un omicidio con tentato suicidio. Diletta Miattello aveva lavorato tempo fa come vigilessa in un comune del Trevigiano.