Le certificazioni importanti per le aziende del settore logistico

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Quali sono le certificazioni più importanti che possono fornire un valore aggiunto nel settore logistico? Scopriamo in questo articolo quali sono le richieste dei mercati interni e globali indirizzate alle organizzazioni di questo importante settore, e quali strumenti hanno a disposizione per assolverli.

Tra gli strumenti può importanti che deve adottare un’azienda che opera nella logistica troviamo gli standard di certificazione aziendale. Le certificazioni aziendali sono degli attestati, riconosciuti per la maggior parte a livello internazionale, rilasciati da un organismo terzo ed indipendente, a seguito della verifica di assolvimento di requisiti definiti da norme e standard di certificazione.

Possono essere di natura pubblica, come per esempio quelli che riportano acronimi come UNI, OHSAS, BS, nati da tavoli tecnici internazionali, capitanati dalla ISO, International Organization for Standardization, organizzazione internazionale per la normazione e la standardizzazione.

Oppure standard privati, nati dall’impegno da attori di interesse, come per esempio gli standard alimentari BRCGS, IFS, FSSC 22000, Global Gap. Riconosciuti da GFSI, Global food Safety Initiative, organizzazione internazionale che si occupa di armonizzare regole e norme in ambito alimentare.

Questo insieme di ‘regole’ sono lo strumento di natura volontaria, che un’azienda deve adottare, per standardizzare ed essere in compliance rispetto a ben definiti requisiti che possono riferirsi a prodotti, processi, organizzazioni, e professioni.

Le certificazioni di sistema per il comparto logistico

Perché è importante che una realtà logistica raggiunga una certificazione? Partiamo con il dire, che non è la certificazione sia un sinonimo di azienda efficiente. Ma sicuramente i requisiti richiesti dalle norme e dagli standard aiutano, un’organizzazione evoluta e lungimirante, a gestire la propria realtà efficacemente.

Facciamo un passo indietro. Adottare un sistema di gestione permetterà all’azienda di valutarne la salute, analizzandone le criticità, definendo gli obiettivi da raggiungere e le risorse necessarie per ottenerli.

Permettendo di ‘standardizzare’ i propri processi, volgendo al miglioramento continuo, assicurando agli stakeholder interessati la soddisfazione delle aspettative.

Basterebbe questo per far comprendere l’importanza di adottare un sistema di gestione, in un settore fondamentale per il territorio nazionale, dove il comparto logistico, impiega molte maestranze, nella movimentazione delle merci.

Di seguito vediamo quelle che sono le certificazioni in ambito logistico che potrebbe aiutare la tua organizzazione:

Certificazione ISO 9001: sistema di gestione per la qualità

Una tra le certificazioni più conosciute e importanti che potrai raggiungere è sicuramente la ISO 9001. Questa certificazione è la madre dei principi della qualità e definisce il rispetto dei requisiti dei Sistemi di Gestione per la Qualità.

Può essere richiesta e applicata da aziende di ogni settore e e grandezza, ed ha come focus la soddisfazione del cliente. Il suo compito è quello di fornire un sistema di gestione con delle norme chiare e precise da seguire per far sì che la gestione aziendale avvenga nel migliore dei modi in ogni processo, puntando alla soddisfazione del cliente. In particolare aiuta ad agire in questi settori:

–          Definisce il contesto e quanto sia applicabile dall’organizzazione;

–          Definisce quali siano le parti interessate all’organizzazione e le loro aspettative;

–          Permette di eseguire un’analisi dei rischi e delle varie opportunità per migliorare l’azienda, prevenendo le criticità non solo di processo ma anche quelle strategico organizzative;

–          Favorisce una gestione che si basa sull’approccio per processi;

–          Controllo dei costi, riduzione degli sprechi e inefficienze;

–          Aumento della produttività;

–          Miglioramento il prodotto ma anche il processo e la qualità del servizio che viene offerto al cliente o consumatore finale;

–          Incremento della soddisfazione dei clienti finali;

–          Comunicazione dentro e fuori all’organizzazione;

–          Creazione di rapporti solidi con le parti interessate;

–          Raccolta di dati rappresentativi sui processi;

–          Decisioni basate sui dati ed evidenze in ottica di miglioramento continuo.

Oltre che i benefici apportati dalle attività, raggiungere la certificazione per la qualità, permetterà di migliorare la propria reputazione, ricevere punteggi maggiorati nelle gare di appalto pubblico, vantaggi in ambito economico, come per esempio gli sconti per le fideiussioni, velocizzazione dei processi di qualifica come fornitore, ed altri.

Certificazione ISO 14001: sistema di gestione ambiente

Altra certificazione che non può non essere menzionata è la ISO 14001. Anche questa certificazione è riconosciuta a livello internazionale ed è ad adesione volontaria. È applicabile ad ogni organizzazione e definisce i requisiti dei sistemi di gestione ambientale. Ecco quello che ci permette di fare la certificazione ISO 14001 nello specifico:

–          Definire il contesto ambientale in cui opera l’organizzazione;

–          Realizzare una perfetta analisi ambientale iniziale, che ci permette di conoscere tutti i parametri di nostro interesse potendo stabilire perciò come ognuno di loro ha impatto sull’ambiente. Di conseguenza migliorarlo;

–          Definire delle responsabilità in materia quanto più specifiche possibili;

–          Definire e mantenere delle attività e procedure per le analisi aziendali;

Ovviamente l’applicazione di questa norma ambientale porta anche numerosi vantaggi ecco quali:

–          Gestione dei requisiti ambientali applicabili all’azienda;

–          Prevenzione degli impatti, emergenze, disastri ambientali;

–          Prevenzioni di sanzioni e procedimenti legali;

–          Riduzione degli sprechi, e dell’efficienza energetica;

–          Controllo delle proprie prestazioni ambientali;

–          Capacità di rispondere e gestire eventuali emergenze ambientali;

–          Un’immagine aziendale migliorata sia a livello nazionale che internazionale;

–          Maggiore comunicazione con tutti gli stakeholder;

–          Esimenza del datore di lavoro secondo la L 231.

Anche in questo caso, l’ottenimento della certificazione ambientale, permetterà di velocizzare i processi di qualifica, godendo di punteggi maggiorati nelle gare di appalto, e sgravi fiscali.

Certificazione ISO 45001: sistema di gestione salute e sicurezza sul lavoro

Un’altra importante certificazione è sicuramente ISO 45001, questa certificazione va a toccare un importante processo. Quello sulla salute e sicurezza sul lavoro, necessario per la prevenzione delle malattie professionali ed infortuni.

Questo sistema di gestione permette di contrastare, prevenire e gestire meglio infortuni e malattie professionali che possono presentarsi nei dipendenti di un’azienda. Ma non solo, sarà fondamentale nel comparto logistico, per creare un ambiente di lavoro sano, dove le risorse dovranno essere partecipi del fattore rischio e prevenzione.

Ecco cosa ci permette di fare la certificazione SSL:

–          Adottare un sistema, come i precedenti, basato sul rischio, che ci permetterà di definire contesto, rischi e prevenire criticità strategico organizzative;

–          Permette di gestire efficacemente i requisiti obbligatori e di migliorare la salute e sicurezza negli ambienti di lavoro;

–          Permette di ridurre i rischi nei luoghi di lavoro;

–          Permette di creare un ambiente di lavoro sano;

–          Si ha la possibilità di migliorare la salute e il benessere di propri dipendenti.

–          Si aumentano le performance aziendali;

–          Minori incidenti, infortuni e malattie professionali dovute al lavoro;

–          Migliorare la comunicazione e la gestione delle emergenze;

–          Migliorare la competenza e la partecipazione dei lavoratori in merito alla sicurezza sul lavoro;

–          Prestazioni più elevate dei propri dipendenti;

–          Risparmio economico e sociale dovuto all’abbattimento delle incidenze degli accadimenti;

–          Migliorare l’immagine aziendale;

–          Velocizzare i processi di fornitura;

–          Godere dei vantaggi in merito ai premi assicurativi INAIL;

–          Godere dell’esimenza del datore di lavoro secondo la L 231.

Certificazione ISO 28000: sistema di gestione sicurezza catena di fornitura

Per il comparto logistico, la ISO 28000, è molto importante, questa infatti definisce i requisiti di un sistema di gestione della sicurezza lungo la catena di fornitura (Supply Chain Security).

Si rivolte a tutte le organizzazioni di ogni grandezza e tipologia di questo comparto, lungo la catena di fornitura.

Questa certificazione, permetterà alle aziende anche di valutare l’aspetto della sicurezza, e della custodia dei prodotti, e non solo dei processi, o su altri requisiti obbligatori come l’ambiente, la sicurezza alimentare o sul lavoro.

Sistemi di gestione: i punti in comune

Tutti i sistemi visti fino ad adesso, hanno una importante punto in comune. Si basano su norme definite di alto livello Risk Based Thinking. Ovvero che adottano il principio basato sul rischio.

Una struttura medesima basata su 10 punti, cucita addosso allo scopo della norma, come abbiamo visto sopra, che ne favorisce l’implementazione e l’adozione. Questa struttura ripercorre i principi del PDCA, Plan Do Check Act, per il miglioramento continuo nel seguente modo:

–          Plan punti: 4 Contesto dell’organizzazione, 5 Leadership, 6 Pianificazione, 7 Supporto;

–          Do punti: 8 Attività operative;

–          Check punti: 9 Analisi e Valutazione;

–          Act punti: 10 Miglioramento.

Oltre quelli visti, un’organizzazione logistica, può anche prendere in considerazione, la norma ISO 22000, sistema di gestione per la sicurezza alimentare, e la ISO 50001, sistema di gestione per l’energia, anche esse riportante la medesima struttura.

Gli standard alimentari per il comparto logistico

Dopo aver parlato delle norme di certificazione più importanti per il settore logistico, generiche, di seguito approfondiremo quelle relative all’ambito alimentare.

Il settore logistico alimentare, è un segmento molto importante. Comprende realtà che si occupano della movimentazione tra i vari attori della filiera, produttori primari, trasformatori, confezionatori, catene di vendita.

Ma anche figure che si occupano di offrire servizi di piattaforma logistica, e piattaforma tecnica, per esempio quelle strutture dedicate alla stagionatura di vari alimenti, ad esempio formaggi, salumi, ecc.

Questi standard nascono dall’impegno delle catene della grande distribuzione, o produttori globali, per la necessità di allineare i regolamenti a livello internazionale, creando requisiti comuni utili a facilitare il processo di qualifica dei produttori di alimenti, MOCA, prodotti per la cura della persona e della casa, per le catene della grande distribuzione organizzata o per i mercati globali.

Vediamo di seguito quali sono questi standard:

Certificazione IFG LOGISTICS

Lo standard di certificazione IFG Logistic è stato ideato per essere un riconoscimento a livello internazionale da applicare a tutte quelle aziende che offrono servizi di logistica integrata come outsourcing aziendale.

I requisiti nascono storicamente dall’impegno della GDO franco tedesca, che necessitava di definire standard di qualifica per i fornitori affidabili di logistica. Ad oggi è lo standard di settore più richiesto a livello comunitario.

Si applica a tutte quelle organizzazioni che operano nella logistica alimentare, dei materiali per il confezionamento, cura della casa e cura della persona.

I punti salienti dello standard sono:

–          Adottare una politica aziendale comprendente intenti ed obiettivi in merito alla cultura, sicurezza, qualità e legalità alimentare;

–          Adottare il sistema di valutazione dei rischi secondo il sistema HACCP, Hazard analysis and critical control points, necessario per prevenire, monitorare ed abbattere i pericoli biologici, chimici, fisici, e radio-conducibili;

–          Implementare un sistema di gestione qualità documentato, in ottica di miglioramento continuo;

–          Effettuare valutazione ed attività per la contaminazione intenzionale degli alimenti, food defense, e nei confronti delle frodi, food fraud;

–          Implementare un sistema di tracciabilità evoluto fondamentale per i processi di allerta, ed emergenza ritiro richiamo alimentare;

–          Implementare processi che permettano il rispetto dei requisiti applicabili e definiti dal cliente, dalla progettazione di un bene o servizio, fino al suo rilascio;

–          Gestione efficace delle risorse tecniche e umane;

–          Valutazione della soddisfazione del cliente.

Ecco i vantaggi che si possono ottenere dall’adozione dello standard IFS:

–          Gestione efficace dei requisiti obbligatori in merito alla sicurezza alimentare;

–          Miglioramento dei processi con diminuzione degli sprechi e criticità;

–          Prevenire sanzioni;

–          Velocizzazione dei processi di qualifica come fornitura, infatti per molti mercati l’ottenimento della certificazione è considerato un prerequisito fondamentale;

–          Ottenere una certificazione che ha un valore legale e che permetterà una diminuzione delle ispezioni da parte degli organi competenti;

–          Diminuzione delle verifiche di seconda parte da parte dei clienti;

–          Miglioramento della visibilità, grazie alla presenza nell’elenco delle aziende certificate IFS: ifs portal.

Certificazione BRC STORAGE AND DISTRIBUTION

La gemella di quella appena trattata è la certificazione BRC STORAGE AND DISTRUBUTION anche conosciuta con l’acronimo GSSD.

In questo caso i requisiti nascono dall’impegno della GDO di natura anglosassone ed ad oggi è lo standard di settore più adottato in tutto il mondo.

La gran parte dei requisiti si sovrappongono, infatti nelle organizzazioni che operano a livello globale vengono implementate assieme. Questo permetterà di poter offrire i propri servizi ad una platea più ampia risparmiando tempo e denaro.

Ci sono dei punti focus che la differenziano dallo standard precedente:

–          Adozione non solo del sistema HACCP, ma la possibilità anche di implementare il sistema HARPC, Hazard Analysis and Risk-Based Preventive Controls, richiesto dal mercato americano;

–          Implementazione del sistema di valutazione dei rischi HARA, Hazard Assessment Risk Analysis, che permetterà una valutazione anche sui rischi ‘funzionali’ dei servizi offerti;

–          Focus sulle aree di rischio alimentare.

Anche i vantaggi dall’adozione dello standard BRCGS sono similari, ed in questo caso, l’organizzazione, una volta raggiunta la certificazione, sarà inserita nel portale: brc-directory.

FSSC 22000: Food Safety Management Systems

Lo standard di certificazione FSSC 22000 invece si differenzia dai precedenti principalmente per due fattori.

Il primo è perché nasce da un’organizzazione composta dai più importanti produttori e servizi correlati ad essi globali, e con dalla grande distribuzione come i precedenti.

Il secondo è di natura tecnica. Lo standard FSSC 22000 infatti si basa su tre requisiti:

–          L’adozione totale della norma ISO 22000, con una struttura di gestione che abbiamo visto nella prima parte dell’articolo;

–          I requisiti della norma tecnica dei pre-requisiti per la sicurezza alimentare ISO 22002;

–          E requisiti specifici di GFSI, come la cultura per la sicurezza alimentare, la food defense e la food fraud.

Un’altra differenza importante, che rispetto alla prima, è applicabile anche a chi non lavora in stretto ambito della grande distribuzione.

I vantaggi rispetto ai precedenti standard, sono quelli di una visione più organizzativa e gestionale dell’azienda e dei requisiti da rispettare. Anch’essa riconosciuta a livello globale, può essere un’ottima ‘via di mezzo’ per far crescere la propria realtà.

Certificazione della Catena di Custodia: Chain of Custody

La certificazione della catena di custodia è un riconoscimento che viene attribuito a quelle realtà che offrono servizi logistici su prodotti con chiare e certificate specificità.

Questa è l’evidenza della capacità di segregare e proteggere i prodotti certificati lungo tutti i processi affidati. In questo caso quelli di movimentazione logistica e distribuzioni.

Le chain of custody più importanti sono:

–          Certificazione Global Gap.

–          Certificazione FSC.

–          Certificazione ASC ed MSC.

–          Certificazione FOS.

In questa ottica può essere molto utile anche la certificazione ISO 22005, che definisce i requisiti dei sistemi di gestione per la tracciabilità di filiera. In questo caso dove, l’attore logistico, stoccaggio, trasporto, distribuzione, è collegato nella catena di una filiera certificata.

Conclusioni: cosa è meglio per la tua azienda logistica?

Un imprenditore che opera nel settore logistico ha molti strumenti utili alla valorizzazione del proprio operato.

Sicuramente adottare norme sui sistemi di gestione ti permetteranno di organizzare la tua realtà mettendo a focus le tematiche delle norme, così da poter godere di quei vantaggi e ricevendo, come abbiamo visto, numerosi vantaggi commerciali.

Ma se operi in ambito alimentare, quello che ti consigliamo è raggiungere la certificazione IFS Logistics. Questa ti permetterà di effettuare un salto e proporti velocemente ad un settore che è alla continua ricerca di vettori con questi riconoscimenti.

Requisiti necessari per mantenere la catena di fiducia proveniente dai loro sistemi certificati.

A tal proposito, per comprendere i passi che dovrai seguire, approfondire i requisiti e l’iter di ottenimento del certificato IFS, ti segnaliamo l’utile guida che troverai cliccando sul link di seguito: www.sistemieconsulenze.it/certificazione-ifs-logistics.