Parodontite: un nuovo approccio per salvare i denti

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Il termine parodonto deriva dal greco e significa “accanto al dente”, quindi, sta ad indicare l’insieme delle strutture anatomiche intorno al dente, mediante le quali rimane stabilmente ancorato nella sua posizione. Queste strutture che circondano e rivestono le radici dei denti sono: le gengive, l’osso ricoperto dalla gengiva, il legamento parodontale (che collega la radice all’osso e rappresenta una sorta di ammortizzatore del dente) e un sottile tessuto che riveste la radice chiamato “cemento radicolare”. Talvolta, però, è possibile che si manifesti un’infezione batterica che prende il nome di parodontiteopiorrea. Scopriamo insieme che cos’è la parodontite e com’è possibile intervenire per salvare il dente.

Che cos’è la parodontite?

In gergo medico la malattia parodontale, parodontite o piorrea sono tre termini che possono essere utilizzati per indicare la stessa cosa: un’infezione batterica. Questa malattia rappresenta un’infiammazione del parodonto, ovvero l’insieme dei tessuti che sostengono l’elemento dentario. L’esordio è l’infiammazione gengivale anche detta “gengivite”.

Successivamente all’infiammazione colpisce i tessuti profondi, al di sotto delle gengive: l’osso, le radici, il legamento parodontale. La malattia può progredire in modo più o meno rapido e a seconda della rapidità può provocare vari segni e sintomi.

Il benessere della bocca può influire sull’intero organismo, ecco perché quando si manifesta un disturbo è bene non sottovalutarlo e rivolgersi immediatamente a un esperto dentista. Numerosi studi clinici hanno evidenziato la presenza di un possibile collegamento tra la parodontite e alcune malattie cardiovascolari, diabete, patologie polmonari e complicanze durante la gravidanza.

Se la malattia parodontale non viene diagnosticata nelle fasi iniziali oppure se sottovalutata si possono manifestare possibili effetti sistemici diretti tramite la proliferazione batterica nel sangue oppure indiretti, tramite un peggioramento dell’infiammazione sistemica dovuto all’aumento dei granulociti neutrofili o della proteina C reattiva.

Come si può intervenire per contrastare la parodontite?

Oggi la parodontite è un disturbo che può essere affrontato grazie all’aiuto dello staff di curareparodontite.it che si pone come obiettivo la sensibilizzazione del pubblico verso le recenti scoperte che i ricercatori hanno eseguito nei confronti della “piorrea”. Uno dei pilastri fondamentali di questo progetto si basa sulla divulgazione del messaggio che è possibile salvare i denti con una corretta diagnosi e un tempestivo intervento da parte di un professionista.

Statistiche condotte in merito evidenziano una significativa percentuale di persone al di sopra dei 35 anni di età affette da questo disturbo, di cui una buona fetta presenta una grave forma di parodontite. Oltre il 60esimo anno di età l’incidenza della piorrea sembra raggiungere circa il 70% della popolazione.

Molti dentisti e pazienti purtroppo sono ancora oggi convinti che il problema si possa affrontare con l’estrazione dei denti, inserendo degli impianti ma in presenza della parodontite il rischio di poter perdere un impianto aumenta notevolmente! Ecco perché, gli impianti non sembrano essere la soluzione migliore da adottare dal momento che possono anche peggiorare la situazione portando a possibili infezioni e complicanze.

Gli odontoiatri hanno, quindi, il dovere di trattare in modo efficace la parodontite prima dell’inserimento di un impianto e i pazienti hanno il diritto di sapere che esistono terapie efficaci che possono aiutare a  contrastare la parodontite. Il team del progettosi impegna costantemente nello studio delle pubblicazioni scientifiche di tutto il mondo, partecipando a congressi, corsi e cercando di migliorare l’approccio alla malattia, contrastando la cattiva informazione che dilaga tra i pazienti circa questo argomento molto delicato.