Il libro su Melicucco, una storia civile e religiosa

Polistena – L’altro giorno nella cittadina di Polistena incontro l’amico e scrittore Giovanni Russo, dopo una sua telefonata. Rino finalmente ho pronto il libro su Melicucco, la cittadina dove tu vivi, il tuo paese, ricordi stavo effettuando le ricerche quando mesi fa, ti ho chiesto la tua disponibilità, se mi davi il consenso per inserire nel libro un richiamo su una tua ricerca, orbene adesso voglio omaggiarti di un volume, dove a pagina 8 ed a pagina 371 sei citato anche tu, i curiosi che vogliono sapere di più li invitiamo a comprare il libro giusto? Certamente, anche perché è stato un lavoro molto complesso e molto affascinante, non è stato facile tracciare un percorso a ritroso nella storia, un vero e proprio viaggio della memoria, un viaggio che ho vissuto come ricerca, e come scoperta. Melicucco ha avuto molto di più di quanto sapevamo finora. Bello ed interessante sotto il profilo storico, non solo, Rino sono stato in contatto con i segni tangibili dei un bel passato, che non ha dato tanti personaggi come in altri comuni, ma quelli che ci sono stati ti posso garantire che hanno fatto la loro storia. Il mio è stato un lavoro di ricostruzione e di temi che colgono gli aspetti e le sfumature principalmente di un sentimento religioso sempre in bilico tra devozione e forti contraddizioni. Un salto nel passato, quindi, in un miscuglio di sensazioni che sono quelle di chi riscopre, come per incanto, la novità di un tempo che fù e che permane nel recupero e nella salvaguardia di un passato che ha contribuito a fare la storia del piccolo centro, la storia di Melicucco.

Caro Giovanni vedo un bel libro, corposo, non me l’aspettavo, perché sai che anche io ho degli appunti sul passato della cittadina che mi ha visto crescere, ma sono pochi e mi sono fermato per motivi personali, ma vedo che tu ti sei impegnato molto. Si, il libro ha 564 pagine, ed è stato realizzato senza contributi, ho fatto tutto da solo, sia la ricerca che la stampa, e quindi, aggiungo io, è doveroso per chi ama questo paese e vuol saperne di più acquistarlo, si Rino lo sai che noi scrittori non facciamo questo per guadagno ma perché per noi scrivere è vita, è come respirare aria pura a pieni polmoni. Dentro il volume sono contemplate varie e particolari notizie circa: l’archeologia, il feudo e le successioni feudali, il vassallagio, la religione, le visite pastorali, le chiese, i parroci, gli economi, le confraternite, le cappellanie, gli antichi quadri e le suppellettili sacre dentro le chiese, l’arcipreitato nel 1718, l’universitas civium, i sindaci, gli eletti, i governatori, i mastrogiurati e sottogiurati, i capitani, i cancellieri, i notai, il banco di giustizia (tribunale) col carcere sottostante il Palazzo Baronale, il piccolo ospedale-ospizio di S. Lucia, la cinquecentesca consuetudine del “mangiare per tutti” nel giorno di S. Nicola e la sua sospensione, le sudorazioni di quadri della Madonna del Carmine, di San Carlo, dell’Annunziata e di San Sebastiano e Fabiano nel 1636, le antiche fiere, il convento degli Osservanti, lo stato delle anime e il catasto del 1743, l’eversione della feudalità, la ricostruzione dopo il terremoto del 1783 con il quadro delle singole abitazioni nel 1809, la Guardia Urbana e la Guardia Nazionale, gli altri terremoti del 1905 e 1908 con successivi baraccamenti, le statistiche della popolazione, i contrasti tra parroci, la ricostruzione della chiesa parrocchiale, la nascita delle nuove chiese del Calvario e dell’Immacolata, l’autonomia da Polistena e tantissimo altro che il lettore andrà a scoprire leggendo o consultando il libro. Una bella è corposa ricerca caro amico mio, interessante sotto ogni profilo sociale e culturale, quindi non solo storica.

Ho creduto opportuno fornire al paese di Melicucco una ulteriore sua storia più ricca di particolari ed offrire agli abitanti la possibilità di avere a portata di mano copiosi ed irrefutabili elementi, un cospicuo materiale archivistico e bibliografico, una fonte significativa e fondamentale di documenti e di notizie utili al ripensamento del passato, al culto delle tradizioni locali, ad una ricognizione complessiva della storia e delle vicende, con la speranza che in tutti nasca la consapevolezza profonda del senso culturale assegnato alla riacquisizione delle memorie patrie. Me lo auguro anche io che possa risvegliare l’amore per il proprio paesello, manca secondo me in queste nuove generazioni l’amor patrio, e poi si sono perse molte tradizioni che io da ragazzo ho vissuto con i miei pari. Un augurio che diamo ai giovani ed un invito a quando ci sarà la presentazione ufficiale a partecipare ed acquistare il libro.                                                                                                          Rino Logiacco