Il Piano cave di Milano concilia le esigenze dell’ambiente e delle imprese

cave - ph regione lombardia

Un Piano cave, quello di Città Metropolitana di Milano, che tiene conto sia delle esigenze dell’ambiente che di quelle delle imprese. Così ha definito l’assessore all’Ambiente e Clima di Regione Lombardia, Raffaele Cattaneo, il Piano Cave di Città Metropolitana di Milano, per il settore merceologico sabbia e ghiaia. Con 48 voti favorevoli, 1 astenuto e nessun contrario, il piano è stato approvato dal Consiglio regionale. “E’ un esempio di attenzione all’ambiente insieme alle esigenze delle imprese – ha sottolineato l’assessore – A dimostrazione dell’attenzione che Regione Lombardia pone su questo settore e alla cura del territorio”.

Il Piano cave di Milano parte dal presupposto che non esistano porzioni di territorio con spiccata vocazione all’attività estrattiva in un’area intensamente urbanizzata e con importanti vincoli ambientali e infrastrutturali, come quella della Città metropolitana di Milano. “Il Piano – aggiunge l’assessore – individua un fabbisogno di sabbia e ghiaia di 32.000.000 mc da soddisfare in 24 Ambiti territoriali estrattivi (Ate) e a cui si aggiungono 7 cave di recupero. Il Piano inoltre non individua cave di riserva per opere pubbliche, perché da quanto rilevato, le opere in programmazione nel prossimo periodo nell’area metropolitana genereranno materiale, terre e rocce da scavo, utile per soddisfare le eventuali esigenze per opere pubbliche a dimostrazione dell’attenzione alle politiche di riuso e riciclo di materiale”.

“Il Piano – prosegue ancora – prevede una serie di misure di salvaguardia dell’ambiente e del territorio. Come Giunta, abbiamo voluto introdurre un nuovo articolato nella normativa tecnica di attuazione che pone particolare attenzione ai criteri e alle indicazioni di mitigazione e compensazione ambientale. Soprattutto nella fase attuativa dell’attività estrattiva che è finalizzata a limitare e a mitigare le eventuali criticità ambientali”. “A breve – sottolinea Cattaneo – sarà pubblicato l’atto di indirizzo della nuova legge, in base al quale la pianificazione dovrà essere aggiornata tra 5 anni. Inoltre, entro quest’anno saranno emanati i primi atti attuativi. Essi sono volti a premiare il riciclo e il riuso di materiali. Lo ha indicato anche il nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti“.
Collaborazione con enti locali

L’assessore Cattaneo ha evidenziato l’importanza del lavoro preparatorio svolto da Regione. “La revisione del Piano – conclude – è stata condivisa con gli enti locali, gli operatori del settore e in commissione Ambiente. Questo rappresenta un motivo di soddisfazione. Tutti hanno guardato alla tutela del territorio e dell’ambiente. Oltre che alle esigenze del comparto, anche con l’attenzione al miglioramento della gestione delle attività imprenditoriali”.