Come riconoscere delle buone scarpe artigianali? Partendo dai sensi

Una scarpa artigianale, da uomo o da donna che sia, si rivela spesso capace di dare ai propri outfit quel tocco di classe e di personalità che sarebbe altrimenti difficile da ottenere con le calzature più commerciali. Per questo per le occasioni speciali, quando si voglia sfoggiare il meglio di sé, optare per delle scarpe artigianali può essere una soluzione; niente esclude, però, di investire su delle calzature di questo tipo semplicemente se si è amanti delle scarpe e non si vuole rinunciare ad avere ai piedi un accessorio che combina il massimo del comfort con il massimo dell’estetica, anche in considerazione del fatto che si tratta di scarpe che, se ben curate, possono restare in vita e in buone condizioni anche per anni. Come fare, però, a riconoscere delle buone scarpe artigianali?

Riconoscere delle buone scarpe artigianali partendo da tatto, vista ed esperienza

Dal nome che, in questo campo più che in altri, è ancora una garanzia. Ci sono scarpe artigianali come le scarpe artigianali Fabi che nel tempo sono diventate, infatti, iconiche dell’artigianalità all’italiana e, cioè, della cura e della scrupolosa attenzione posta nella scelta dei materiali e del design e in ogni fase di lavorazione che porta al prodotto finito.

In negozio e quando si è in procinto di provare un nuovo paio di scarpe, però, ci sono aspetti più pratici che portano a riconoscere delle buone scarpe artigianali, anche fatto salvo il setting e cioè il trovarsi non in un qualunque negozio di scarpe ma in una boutique lontana dalla grande distribuzione.

Sono aspetti come l’assortimento vasto, sì, ma non infinito: le scarpe artigianali hanno tempi di produzione, infatti, che mal si conciliano con la disponibilità sempre e ovunque di tutti i numeri, tutti modelli, tutte le varianti. Sebbene le aziende di scarpe artigianali abbiano incrementato la varietà di scarpe prodotte anche per poter venire incontro alle esigenze di un pubblico sempre più largo interessato ad acquistare questo tipo di calzature, per altro, le vere aziende di scarpe artigianali continuano a limitare la produzione a pochi modelli iconici e inconfondibili.

Ci si può affidare, comunque, anche al tatto e alla vista per riconoscere delle buone scarpe artigianali e sono, anzi, i metodi più infallibili. Realizzate quasi sempre in pelle o camoscio, le scarpe artigianali sono molto morbide da toccare ed è subito percepibile anche al tatto il fatto che siano realizzate in materiali pregiati (la cui natura, comunque, è per legge indicata dal pittogramma sulla suola o sulla soletta interna). Indossate al piede danno una sensazione immediata di comfort e comodità, anche in virtù del fatto che la vestibilità è migliore. La presenza di cuciture e quanto perfettamente le stesse siano realizzate è un elemento visivo che può suggerire l’essere davanti a una buona scarpa artigianale, così come lo è l’assenza di difetti (sbavature della colla, eccetera) nell’ancoraggio della suola. Piccole imperfezioni e, soprattutto piccole asimmetrie e differenze tra una scarpa e l’altra, sono invece segno che si è effettivamente davanti a delle scarpe artigianali – senza, naturalmente, che questo giustifichi segni evidenti di una realizzazione frettolosa o poco curata.