Di tutto, di niente

acqua

“ … usa le parole per ricordare

per amare, per dire che ami.

Sappiale usarle! Metti loro le ali

e come rondini su poseranno sui righi

per farne uno spartito che sarà letto …

da occhi e mani per fare magia, sinfonia,

un inno all’amore, alla vita …. ! “

Vincenzo Calafiore

 

Sconfitto sono tornato nel mio mondo, dove un tempo ho vissuto clandestinamente.

Come spiegare agli – altri –   a quelli che vivono bene, che la felicità sta’ nelle piccole cose, nella capacità di sognare; non nella zavorra di cose inutili che a fatica si portano addosso.

E’ di – mare di dentro – che si tratta – .

 

Quel mare che hai negli occhi tuoi si muove, cangiante, liscio come un velo di seta; quel mare che tutte le volte m’incanta coi suoi racconti, con le sue magie, mi commuove!

Tu vai a spiegare il mare! Vallo a spiegare amore, che per noi gente di mare, il solo guardarlo è già tutto!

 

Quante volte te l’ho sussurrato in riva al mare, nella risacca, abbracciati dalle parole siamo caduti come petali di fiori nella pozza tra gli scogli.

Entrambi nel moto lento delle maree.

Amore tu non conosci lo spazio tra una parola e l’altra e la chiami distanza.

Tra le parole non ci sono distanze, ma attese ! Tu sei  – attesa –  la notte come il giorno

ti svegli e allunghi le mani per cercarmi, chiami il mio nome, mi stringi tra le mani mentre mi sorseggi piano, come fossi un buon caffè  e pensi, mentre ti inebria il mio profumo, il gusto forte dei baci ….. ti fa esplodere dentro come un’onda sulla riva ! Ecco vedi ? Le parole mettono le ali e volano raccontando di te in quella distanza.

 

Basta a volte un leggero soffio e qualche parola si sposta su un altro rigo e tutto cambia!

Cambiano i suoni, i colori, le immaginazioni, le atmosfere … ecco perché noi siamo parole che si spostano da un rigo all’altro, s’incontrano, s’accostano e si allontanano appese sempre a un filo di Arianna per cercarsi, per ritrovarsi, per dirsi: Ti amo!

E come  parole viviamo nelle recondite magie celate nelle attese di uno dell’altra; e non importa il quando o il dove tanto è vero ciò che in noi custodiamo.

Lo sai, ricordo ancora il nostro primo sguardo

 

Mi ricordo ancora i tuoi occhi luminosi, così profondi che quasi ci stavo cascando dentro come in un pozzo di mare. Mi ricordo il tuo sorriso dolce e sereno.

Ricordo il rossore che incendiò le gote, quando ti guardavo da lontano e tu ridevi facendo finta di niente.

Ti ricordi ?

Quando toccai per la prima volta i tuoi capelli ?

Quando le nostre mani si sono cercate per la prima volta nel buio di una notte su una spiaggia nel finire di agosto?

Ricordo tutto di te amore!

E tu ti ricordi di me?