Il vaping al centro di una rivoluzione sanitaria nel Regno Unito

Il vaping sta diventando protagonista di un’autentica rivoluzione sanitaria nel Regno Unito. Una trasformazione concepita per dare forma a un progetto di riforma volto al contrasto al fumo, il cui avvio è previsto per la prossima primavera.  

Ad aver reso nota l’iniziativa è stato recentemente Sajid Javid, Segretario di Stato per la salute e gli affari sociali del Regno Unito. Il politico britannico ha chiarito che l’intento è “aiutare ad affrontare l’enorme divario nell’aspettativa di vita tra ricchi e poveri”. 

Javid ha poi aggiunto che la marcata disparità, in termini di aspettativa di vita, tra ricchi e poveri costituisce una autentica offesa alla dignità morale delle persone. Dal punto di vista concreto, infatti, i più facoltosi d’Inghilterra vivono, mediamente, fino a circa 10 anni in più nel raffronto con i più indigenti.  

In ottica di limitare questo gap, il Governo britannico ha deciso di dare forma a quella che da molti è già stata ribattezzata come “la rivoluzione dello svapo”. Questa sarà parte integrante del libro bianco sulla salute che sta per essere pubblicato. 

Un cambio di paradigma che dovrebbe avere rilevanti ripercussioni. I medici afferenti al sistema sanitario nazionale saranno indotti a prescrivere sigarette elettroniche. Queste consentono ai pazienti più poveri o culturalmente meno preparati di superare la dipendenza dal fumo, e soprattutto le tossicità legate al fenomeno della combustione. 

Analizzando in maggiore dettaglio la pianificazione definita a livello ministeriale, emerge con chiarezza che sarà compito dei medici stabilire quando è necessario prescrivere una sigaretta elettronica, e le circostanze in cui è invece preferibile seguire terapie sostitutive della nicotina. 

A questo punto non resta che appurare, alla luce dei dati, quali saranno i risultati raggiunti e capire, magari, in che misura questo modello sia esportabile in altri sistemi sanitari