Meloni: su Tim il silenzio è preoccupante e Fratelli d’Italia chiede chiarezza

Giorgia Meloni attacca il premier Mario Draghi sulla vicenda Tim. “Al momento non risulta che il ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, si sia mosso per capire quali siano le reali intenzioni del fondo statunitense KKR e a cosa sia finalizzata la loro proposta d’acquisto: se al rilancio dell’azienda o allo smembramento e alla successiva vendita degli asset. Nessuna parola dall’Esecutivo Draghi è arrivata neanche sul tema della tutela dei lavoratori e delle loro competenze”. Per l’esponete del centrodestra “il silenzio è preoccupante e Fratelli d’Italia chiede chiarezza”.

Su Tim oggi è stato forte l’interesse a Piazza Affari, dopo l’accelerazione del fine settimana durante il quale è arrivata sul tavolo del board una proposta “amichevole” d’acquisto da parte di Kkr, il fondo infrastrutturale americano con il quale è già stata avviata una collaborazione in FiberCop, la società dell’ultimo miglio di rete dell’ex monopolista. Kkr ha messo in campo una proposta da 0,505 euro per azione per tutta la società italiana, per quanto ancora in fase istruttoria, e il mercato ne sta prendendo atto. Tim, “surriscaldata” sin dall’asta di preapertura, è poi finita in asta di volatilità tra volumi record di ordini, per tornare agli scambi con un guadagno del 23%, a quota 0,4277 euro per azione. È un livello inferiore alla proposta di Kkr. L’effetto spinge non solo Tim ma aiuta anche il socio di riferimento Vivendi. Infatti il gruppo francese alla Borsa di Parigi guadagna quasi 3 punti percentuali fin dalle prime battute, ai massimi degli ultimi due mesi.