L’importanza di riciclare correttamente i rifiuti per il futuro del pianeta

Si è appena conclusa la conferenza COP26 dedicata alla ricerca di un accordo mondiale per evitare la catastrofe ambientale: e nel solco di ciò, tutti quanti possiamo fare qualcosa di utile ogni giorno.

Salvare il pianeta con il contributo di tutti

Il vertice planetario per cercare di contenere il più possibile i danni ambientali causati dalle attività umane si è appena concluso. A Glasgow, i grandi della Terra hanno deciso tutta una serie di misure per salvare l’umanità da scenari a dir poco apocalittici. Al di là dei proclami e delle promesse, però, tocca poi ad ognuno di noi agire con piccoli gesti quotidiani: anche usare correttamente i bidoni per la spazzatura e pattumiere per raccolta differenziata è il primo passo avanti per concretizzare questo impegno. Delegare la responsabilità e la colpa del disastro ambientale ad altri, quando poi nella quotidianità non ci comportiamo in modo costruttivo e responsabile, è il primo errore. Gettare in modo indiscriminato e indifferenziato i rifiuti, infatti, ha tutta una serie di conseguenze non indifferenti per la collettività. A partire dallo sforzo per recuperare tutte le materie prime, passando per l’energia e il tempo necessari per svolgere queste attività, per giungere – nella più sciagurata delle ipotesi – al calcolo delle emissioni provocate dall’incenerimento di questi rifiuti, il bilancio è davvero impietoso. Ecco perché, anche quando acquistiamo qualsiasi prodotto e ci accingiamo a gettarne l’involucro, dovremmo sempre soffermarci un istante a pensare se lo stiamo smaltendo correttamente. Perché nella realtà dei fatti, poi, anche nel nostro paese ci sono delle realtà territoriali che sono confrontate con un problema ambientale non trascurabile causato proprio dall’inefficienza nello smaltimento (e nella valorizzazione) dei rifiuti.

I rifiuti: un problema irrisolto in tante realtà

Proprio in questi ultimi giorni, infatti, è emerso come in città tutt’altro che irrilevanti del nostro paese ci sia bisogno di un cambio di paradigma nella gestione dei rifiuti. Oltre all’irrisolta questione dell’emergenza rifiuti a Roma – che di tanto in tanto fa capolino anche sui media – esistono realtà anche meno famose per questa problematica che meritano di essere considerate attentamente. Nel Nord Italia, dove la raccolta differenziata dei rifiuti fa registrare performance nel complesso di buon livello, spicca il caso incredibile della Liguria. Questa regione, infatti, ha presentato dati sostanzialmente immutati – dal 2019 al 2020 – per quanto riguarda la quota di raccolta differenziata che, lo scorso anno, si è fermata al 53.5%. Alla luce di questi risultati non soddisfacenti, la regione si è detta impegnata a puntare maggiormente su un modello di economia circolare, con la valorizzazione dei rifiuti, nonché con un approccio più deciso secondo la consolidata logica del “chi inquina paga”.

Valorizzare i rifiuti per un’economia più sostenibile

È innegabile che in una società abituata alla soddisfazione pressoché immediata dei suoi bisogni con beni e servizi di ogni tipo, consumati molto rapidamente, si generino quantità non indifferenti di rifiuti. Questi scarti, però, non sono da considerare necessariamente come qualcosa di negativo, che non possa essere reimpiegato in modo utile per la collettività. I rifiuti riciclabili, infatti, possono essere recuperati e fornire nuova materia prima maggiormente rispettosa dell’ambiente. Un esempio molto interessante della valorizzazione dei resti della lavorazione del legno è sicuramente quello dei pellet. Questi cilindri realizzati con segatura di legno e lignina, infatti, possono essere sfruttati per produrre calore con un rifiuto che, altrimenti, finirebbe per essere smaltito in modo miope. Ecco perché l’approccio vincente per guardare al futuro con maggiore serenità e speranza è quello di passare per una corretta ripianificazione delle priorità e delle esigenze, nonché da una razionale gestione delle materie prime e del recupero di rifiuti che solo apparentemente sono inutilizzabili.