Prendersi cura delle api e sostenere gli apicoltori: intesa Regione-Comune di Lastra a Signa

L’obiettivo è prendersi cura delle api e sostenere gli apicoltori. A ciò mira il protocollo d’intesa tra Regione Toscana, Comune di Lastra a Signa e  Associazione Regionale Produttori Apistici Toscani (ARPAT) per assumersi insieme impegni che tutelino la biodiversità, garantiscano un ambiente urbano e periurbano accogliente e idoneo per la vita delle api e comunichino l’importanza di questo insetto per la nostra vita. 

“Sappiamo quanto la sopravvivenza delle api sia minacciata dagli effetti dei cambiamenti climatici in atto che sconvolgono la natura” ha ribadito la vicepresidente e assessora all’agroalimentare Stefania Saccardi. “Negli anni siamo intervenuti e stiamo continuando a farlo con misure a favore degli apicoltori e delle associazioni apistiche del territorio. Questo atto sottolinea l’urgenza del problema e la necessità di un’ulteriore attenzione alla tutela dell’allevamento delle api, sia come attività agricola integrativa, sia quale preciso impegno a favore della salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità. L’ape svolge un insostituibile ruolo ‘sentinella’ attraverso l’opera continua di monitoraggio ambientale l’attività di impollinazione delle piante, nostro dovere è tutelarla”.

Questi i punti fondamentali dell’accordo:
– La Regione si impegna a collaborare per la buona riuscita di ogni iniziativa e a promuovere anche in altre comuni il contenuto e l’approvazione di un protocollo simile. 
– L’ARPAT si impegna a promuovere, presso i propri associati, i contenuti del protocollo e l’adesione alle varie iniziative che saranno poste in essere 
– Il Comune di Lastra a Signa si impegna a riconoscere l’importanza delle api e dell’apicoltura quale patrimonio condiviso ed essenziale per la tutela della biodiversità, a sostenere lo sviluppo delle attività apistiche come opportunità di lavoro e di inclusione sociale, a incrementare nel verde pubblico cittadino la coltivazione di specie vegetali di importanza nettarifera, a ridurre o eliminare l’uso di biocidi nei trattamenti al verde urbano e a definire un protocollo d’intervento per il recupero degli sciami.