Trieste. Zannier: solo la gestione attiva del patrimonio boschivo ne garantisce la qualità

Per sviluppare le risorse forestali, che sono una delle componenti fondamentali dell’economia nelle montagne del Friuli Venezia Giulia, il principio guida è che solo la gestione attiva del patrimonio boschivo ne garantisce la qualità. È la posizione della Regione espressa da Stefano Zannier dall’assessore alle Risorse forestali e alla Montagna nel corso da un dibattito promosso sulla piattaforma polivalente di Ovaro.

È stato evidenziato da parte dell’assessore competente il paradosso, da superare, per cui il Friuli Venezia Giulia esporta l’80% del suo legno e lo riacquista lavorato. Tra le soluzioni da perseguire sono state indicate l’aggregazione delle attività tra cui le segherie, di cui si vedono alcuni primi segnali – così come se ne vedono alcuni in altri comparti della montagna quale il settore del latte – e l’accrescimento della viabilità forestale. Oltre confine, in territorio austriaco, è stato ricordato, la viabilità forestale è pari a 140 metri per ettaro, mentre in Friuli Venezia Giulia non supera i 27 metri. A giudizio dell’assessore, ci sono margini per migliorare la percorribilità degli spazi, favorendo così lo sviluppo di attività economiche senza pregiudicare in alcun modo la sostenibilità ambientale.

Per quanto riguarda le fattorie didattiche connesse all’attività agricola, a giudizio dell’Amministrazione regionale bisogna riflettere sull’equivoco della loro funzione, che dovrebbe essere a supporto formativo dell’economia, e non di carattere assistenziale, prevedendo al caso strutture separate di dichiarata funzione sociale.