Trento. Abbazia di San Lorenzo: tavolo contro il degrado

Si sono incontrati nel pomeriggio, presso la sede di Confcommercio, il Questore di Trento Alberto Francini, il sindaco Franco Ianeselli, il padre superiore Luca Trivellato, responsabile dell’Ordine dei Cappuccini per il Triveneto e il presidente di Trentino Trasporti Diego Salvatore, per un incontro presieduto dal presidente di Confcommercio Trentino Giovanni Bort e organizzato da Gianni Gravante, membro della Commissione sicurezza dell’associazione, avente a tema lo stato di degrado crescente nel quale versano le adiacenze dell’Abbazia di San Lorenzo, a Trento.

«Con l’incontro di oggi – ha spiegato il promotore dell’incontro Gianni Gravante – si è voluto tracciare uno spaccato della situazione attuale che si è aggravata per quanto riguarda le pertinenze esterne dell’Abbazia di San Lorenzo. Abbiamo voluto mostrare la vita quotidiana che si svolge negli spazi sacri dell’Abbazia per sollecitare un intervento a decoro dell’edificio e della sicurezza urbana di quella parte di città. Le aiuole sono ricettacolo di quanto più impensabile possa accadere, mentre lo spettacolo cui è costretto a subire il fedele o il semplice cittadino o turista, non è per nulla edificante né educativo soprattutto per quei ragazze/i, spesso adescati e non ancora precipitati nel baratro delle droghe. Lasciarli fare, consentendo l’utilizzo degli spazi in siffatta maniera non è più tollerabile, neppure per quei giovani, vittime della tossicodipendenza, che invece necessiterebbero di regole ben più severe come deterrente al loro stile di vita».

Le autorità presenti, ciascuna per le proprie pertinenze e aree di intevento, si sono dette disponibili a intervenire per risolvere il problema del degrado che riguarda l’area circostante l’Abbazia. In particolare il Sindaco e il presidente di Trentino Trasporti hanno dato la propria disponibilità a intervenire per la recinzione e la sorveglianza degli spazi esterni, previa la richiesta dell’Arcidiocesi.

«Con l’incontro di oggi – ha commentato il presidente Giovanni Bort – non abbiamo la pretesa di risolvere definitivamente un problema così complesso e radicato. Ringraziamo tutti coloro che sono seduti a questo tavolo, in particolare le Forze dell’Ordine, per l’impegno che quotidianamente spendono a favore della causa. Come Associazione crediamo nel dialogo e nella possibilità di intervenire e risolvere quei problemi che possono essere affrontati con le sinergie opportune».