Santopadre. Sandro Fiorelli trova i ladri in casa e ne uccide uno

spari - ph pixabay

Un malvivente, sorpreso in casa a rubare con altre tre persone, è stato ucciso con un colpo di fucile dal proprietario Sandro Fiorelli. È successo a Santopadre (Frosinone).

L’uomo, come accertato dai carabinieri della Compagnia di Sora, insieme a tre complici poi fuggiti, verso le 20 di lunedì si è introdotto nella villetta di un tabaccaio credendo che non ci fosse nessuno. I rumori provenienti dal piano superiore hanno insospettito il padrone di casa che già nei mesi scorsi era stato derubato.

Nella fuga uno dei quattro banditi è stato raggiunto dai colpi di fucile e ucciso. Il magistrato Marina Marra della Procura di Cassino ha interrogato il tabaccaio che avrebbe agito per legittima difesa. Il bandito ucciso, secondo le indiscrezioni trapelate, era armato di pistola. L’uomo, insieme a tre complici poi fuggiti, si è introdotto nella villetta del tabaccaio credendo non ci fosse nessuno.

“Mentre scappava con i suoi complici mi ha puntato la pistola addosso. E allora ho sparato io”

Queste le prime parole di Sandro Fiorelli, 58 anni, titolare della tabaccheria di famiglia in piazza Guglielmo Marconi, nel centro di Santopadre, nel raccontare l’accaduto ai Carabinieri del comando provinciale, coordinati dal colonnello Alfonso Pannone. La tragedia è avvenuta in una zona residenziale, con vialetti alberati e piccoli lampioni, dove fino alla tarda serata di ieri gli investigatori dell’Arma hanno effettuato un sopralluogo nel punto in cui è caduto, colpito a morte a un fianco dalla fucilata, il ladro. Accanto al corpo la replica di una pistola caricata a salve.

A dare l’allarme è stato proprio il commerciante che ha riferito di aver subito un furto nella sua abitazione dove era appena tornato con il figlio. Un rientro improvviso, che ha colto di sorpresa il commando di ladri che era entrato poco prima. Il ladro si è dato alla fuga insieme con altre persone, tre secondo il tabaccaio, impugnando una pistola che sembrava vera che avrebbe poi puntato contro la vittima. Accertamenti sono stati svolti anche nella villetta, per capire come i ladri siano entrati in azione e cosa abbiano portato via. Sequestrati il fucile da caccia, regolarmente detenuto dal padrone di casa con altre armi dello stesso tipo, e anche la replica.

Per tutta la notte nelle campagne di Santopadre sono andate avanti le ricerche dei complici del romeno ucciso. Potrebbero essersi allontanati con un’auto o forse con altre persone che li stavano aiutando nell’assalto alla villa. Tra le ipotesi anche quella che il gruppo possa essere responsabile di altri furti in abitazione.

Furto d’identità (aggiornamento notizia)

Non è Mirel Joaca Bine il ladro ucciso dal tabaccaio Sandro Fiorelli durante una tentata rapina a a Santopadre (Frosinone). La vittima aveva un documento falso. Si cerca ora di risalire alla sua identità. Intanto, il vero Mirel, che vive in Svezia con la famiglia da nove anni, ha detto di aver perso la carta d’identità e di essere totalmente estraneo ai fatti. “Quando mi hanno inviato i link su quanto accaduto, sono rimasto sorpreso. Io non c’entro niente”, ha chiarito a un media romeno, come riporta Il Messaggero. Per risalire all’identità della vittima si potrebbe ricorrere alle impronte digitali (se, tuttavia, sono già contenute nella banca dati delle forze dell’ordine). Gli investigatori stanno effettuando verifiche per risolvere il “mistero”. Va inoltre avanti la ricerca degli altri complici sorpresi dal tabaccaio.