Calmasino di Bardolino. Omicidio di Chiara Ugolini: fermato il vicino di casa

Svolta nelle indagini sull’omicidio di Chiara Ugolini, la ragazza di 27 anni trovata morta, in un lago di sangue, domenica sera in un appartamento a Calmasino di Bardolino (Verona). É stato il fidanzato, con cui Chiara Ugolini abitava, a scoprire il cadavere, e ad avvertire le forze dell’ordine. L’assassino sarebbe poi stato fermato in piena notte mentre fuggiva in moto all’altezza di Firenze lungo l’autostrada.

Chiara si era trasferita da Fumane (Verona), in Valpolicella, sul lago di Garda per vivere con il compagno di 22 anni. L’allarme è scattato perché la Ugolini non si era presentata al lavoro. Il pm di turno Eugenia Bertini ha disposto l’autopsia. Chiara Ugolini era riversa pancia in giù, con una piccola chiazza di sangue vicino alla fronte. Da una prima ispezione del cadavere non ci sarebbero segni evidenti di ferite provocate da armi da taglio o da fuoco così come non ci sarebbero segni di effrazione sulla porta di casa.

La vittima era dipendente in un negozio di abbigliamento gestito dal papà del fidanzato. Avrebbe smesso di lavorare dopo pranzo, rincasando per mangiare e sarebbe dovuta tornare nel punto vendita attorno alle 18. Non vedendola arrivare, il compagno avrebbe tentato di contattarla senza riuscirci. Una volta arrivato nell’abitazione l’ha trovata a terra con una ferita in testa.

È scattato il fermo del presunto autore del femminicidio. Si tratta di un vicino di casa che vive nella stessa palazzina di tre piani tre piani dove si è consumato il delitto. È un cittadino italiano che vive da anni nel Veronese insieme alla famiglia. Il presunto assassino è originario delle Sicilia e gli inquirenti non escludono che con la moto stesse cercando di raggiungere l’isola. L’uomo è stato intercettato dalle pattuglie della polizia stradale di Firenze Nord all’altezza di Impruneta in direzione Sud. Avrebbe reso spontanee dichiarazioni, confessando alla presenza degli appartenenti alla Polizia Stradale e dei Carabinieri di Verona. L’omicida, residente a piano terra della palazzina a tre piani avrebbe ucciso in seguito ad una lite per motivi condominiali ma non è esclusa anche un’aggressione a sfondo sessuale.