100 anni dopo …

100 anni dopo. – Inaugurata a Polistena, il Giorno 26 agosto 2021, nella ricorrenza del centenario della nascita, del soldato polistenese Domenico Rocco Guerrisi l’Associazione Culturale che prende il suo nome. Per l’occasione è stata letta una poesia scritta da Francesca Cannata in memoria del militare deceduto nel 1945 a Buchenwald. Presenti il Nipote Vincenzo Guerrisi, autore della ricerca storia e promotore della Associazione, il sottoscritto ed altri familiari del milite scomparso. Di seguito la vicenda storica. Il soldato Domenico Rocco Guerrisi nacque a Polistena il 26.08.1921, chiamato alle armi nel 1942 alla età di soli 22 anni partì per la guerra lasciando la moglie, Concetta Dieni ed il figlio Francesco ad aspettarlo. A distanza di un anno, nel 1943 e precisamente l’8 settembre a seguito della firma dell’armistizio tra l’Italia e gli alleati, i tedeschi che prima erano con gli italiani iniziarono a perseguitare i nostri soldati e non solo. Il Guerrisi decide di scappare per tornare a casa ma viene catturato a Bolzano e imprigionato nel carcere militare di Peschiera del Garda (Verona). Il 20 settembre viene trasferito su un convoglio con altri 1790 soldati italiani alla volta del campo di concentramento di Dachau. Giorno 22 gli viene assegnato il numero di matricola 54230, vi rimane per quasi un anno e nel giorno del 4 settembre del ‘44 viene trasferito nel campo di concentramento di Buchenwald dove gli assegnano il nuovo numero di matricola come detenuto N° 101172. Assegnato nel campo di lavoro di Ohrdruf dove le condizioni di vita erano difficili in poco tempo si ritrova in un gruppo di detenuti malati e mal nutriti. Il 12 gennaio 1945 Domenico, si ritrova di nuovo trasferito al principale campo di Buchenwald con il numero di matricola 106.504. Ospite nel blocco 67 viene messo a lavorare sul posto di lavoro Unità “20 a”; numero che si riferisce alle persone “invalide” quindi lavori meno pesanti. Da qui in poi la famiglia non han più notizie del proprio caro.. All’inizio di aprile, oramai le sorti della Germania erano già segnati, i militari nazisti, costrinsero i migliaia di prigionieri  alla cosiddetta “marcia della morte” e molto probabilmente anche Domenico Rocco Guerrisi il morì nel blocco 67 o nella marcia, come le altre migliaia di prigionieri del campo di concentramento di Buchenwald. Grazie al lavoro certosino di ricerca storica da parte familiare si è potuto ricostruire la sofferente storia del giovane soldato che non fece più ritorno dalla moglie e da suo figlio, una storia riportata alla luce che sta a testimoniare la fine di un conflitto armato, una storia tra mille e mille storie, a volte  sconosciute di tanti soldati scomparsi nella seconda Guerra Mondiale. Un patrimonio storico culturale che non si deve dimenticare, verba volant scripta manent. Domenico Rocco Guerrisi è stato ricordato nelle manifestazioni degli IMI (Internati Militari Italiani) a Biella, Napoli e Reggio Calabria Nel 18 maggio del 2017, grazie al lavoro svolto di ricostruzione e ricerca storia la Presidenza della Repubblica  riconosce ed onora il soldato Domenico Rocco Guerrisi con la Medaglia d’Onore alla Memoria. Tale riconoscimento avviene il 2 giugno 2017 in una manifestazione presso la Prefettura di Reggio Calabria. Ricordiamo inoltre che già negli anni 60 il soldato D.co Rocco Guerrisi era stato insignito con la Croce al Merito di Guerra.Per onorare la sua memoria il nipote Vincenzo Guerrisi ha fondato questa associazione con l’intento di non fermarsi e continuare a far rivivere nella memoria dei suoi compaesani e di chi lo segue, la storia del milite Domenico Rocco Guerrisi che è stato un figlio di Polistena nonché figlio d’Italia, una storia da raccontare ai giovani e meno giovani affinché i ricordi, anche se tragici siano sempre la luce e la guida per la libertà individuale e dei popoli.

Rino Logiacco