“Viaggio Antico”

Polistena. – Giovedì 12 Agosto, presso la sala Condello a Polistena, si è svolta una manifestazione socio-culturale organizzata dall’associazione Culturale D.co Rocco Guerrisi. Presenti varie personalità polistenesi e dei paesi limitrofi. A presentare il dibattito ed il filmato proiettato in sala, il nostro corrispondente Rino Logiacco, il quale ha preso la parola subito dopo il filmato storico del 1953. Nella sala è stata allestista una mostra fotografica, vi erano esposte molte fotografie di un passato che è storia, foto di familiari del Guerrisi, di Polistena e dintorni, mappe, nonché personaggi che hanno fatto la storia dei luoghi e parte della storia e genealogia della famiglia Guerrisi. La serata ha avuto inizio con la proiezione del documentario di Manfredo Giffone, un filmato a colori girato nel 1953 dal titolo “Viaggio Antico” dove si narra la storia d’amore semplice e dolce come i protagonisti. La giovane Francesca Lipari, di cui c’era il busto esposto in sala, zingarella girovaga, ed un giovane locale. Filmato girato nella Piana, un amore semplice ed impossibile legato al viaggio, allo spostamento della carovana, che allontana i due amori fisicamente ma che rimane indelebile ed incancellabile per i due protagonisti. Immagini reali, dolci e delicate. Al tavolo allestito per il dibattito prende la parola Vincenzo Guerrisi, illustrando  l’associazione nata in memore di D.co Rocco Guerrisi morto nel ’45 per mano Nazista. L’associazione da lui presieduta è di carattere storico e culturale. Passa la parola al Logiacco che illustra ai presenti il periodo storico che stiamo vivendo facendo una riflessione su dove l’evoluzione del mondo ci abbia portato e ci sta portando. Negli ultimi 20 anni dice: le tecnologie sono entrate nelle nostre case con internet, i social, i cellulari ect ect .. tutti ingabbiati nella rete di questa evoluzione tecnologica . Stiamo assistendo ad uno smembramento dei diritti umani ad uno sfacelo morale e la pubblicità ci fa inseguire i gossip, le macchine, le mode ect.. Siamo cresciuti con la televisione e molti si sono convinti che sarebbero diventati sportivi, divi del cinema, rockstar o miliardari. Ma non è così, e lentamente lo stiamo imparando, molti sono stati coinvolti in questa generazione senza limiti e senza legami. Ed è per questo che abbiamo dimenticato chi eravamo. Non certo Vincenzo Guerrisi, e tanti altri come lui che amano fare ricerche, e qui, in questa sala, tramite le foto o il libro, come potete vedere c’è il frutto di anni ed anni di ricerche fatte tra comuni, parrocchie e quanto altro per scoprire le proprie radici. In questo marasma sociale molti uomini trascorrono la loro preziosa ed onorevole vita senza avere interessi a scoprire chi sono, da dove vengono, perché esistono, vivendo in un oblio senza dare importanza alla conoscenza di se stessi e delle proprie radici. Molto interessante è conoscere il passato, chi siamo, chi eravamo, da dove veniamo. Ognuno di noi è frutto di un grande albero che affonda le radici in un passato che affascina ed appassiona perché ci fa scoprire, quel tronco che ha creato rami diversi ma con la stessa linfa di vita. Scoprire chi erano i nostri avi, come hanno vissuto, cosa facevano, cariche sociali o mestieri, un mondo che affascina perché noi siamo il frutto di quel mondo antico ed è bello cercare, indagare, leggere, scrutare, ritengo che le notizie storiche di ogni famiglia, siano molto interessanti e necessitano di essere tramandate alle generazioni future. A seguire parla la Presidente della A.S.C. “Sibilla” Dott.ssa Michela Tripodi di Cinquefrondi la quale asserisce l’importanza di questi eventi culturali, l’aggregazione sociale e l’interesse che scaturisce dalle idee di tutti ai fini di informare, di far conoscere le realtà in cui viviamo, le realtà dei nostri territori, le esigenze dei giovani e delle future generazioni. L’importanza delle associazioni culturali, come la sua o questa del Guerrisi e tante altre nel proporsi ai cittadini e specialmente ai giovani che oggi sono lontani da quella cultura e generazione di un passato non tanto lontano ma che era legato alla partecipazione di ogni genere di eventi culturali e sociali. Interviene Guerrisi passando una mail a Logiacco del Dott. Gian Luca Giorgetti Toraldo di Francia, il quale non potendo essere presente fisicamente ha voluto esserlo virtualmente tramite il suo pensiero. Sono felice dice nella mail; di poter commentare con voi il documentario di Manfredo Giffone con testo di Landolfo Toraldo di Francia, Viaggio Antico, girato nel 1953, un documentario che ha una bellissima fotografia ed immagini di quegli anni le quali ci danno una idea di quei tempi. Manfredo Giffone è stato un apprezzato documentarista che operava a Cinecittà e aveva molte amicizie e collaborazioni con i migliori nomi del cinema italiano in quegli anni, il meglio se si pensa alla stagione del Neurealismo. Per la prima volta, grazie all’opera di Vincenzo Guerrisi, viene proiettato dopo circa sessant’anni proprio in questa sala. Come avete potuto apprezzare, alcune immagini ricordano i dipinti e i bozzetti del grande Antonio Cannata, pittore di Polistena di grandissimo valore; un artista che negli anni trenta ebbe un successo enorme (alcuni dei suoi quadri sono stati acquistati dalla Casa Reale e da Mussolini per la sede di ministeri a Roma) e tutt’ora apprezzato dai collezionisti. Viaggio Antico narra la vicenda forse un po’ ingenua di due giovani innamorati e si svolge nella campagna della Piana, tra feste campestri e fiere di bestiame. La vita agreste è illustrata dal documentario attraverso bozzetti ed immagini di rara qualità cinematografica e da un testo delicato, ma efficace e evocativo. La fotografia è perfetta e dimostra una padronanza di Manfredo della macchina da presa veramente eccezionale. Manfredo era davvero un  ragazzo prodigio e lo era anche Landolfo. La prima visione fu data al cinema teatro Eliseo a Roma ed ebbe fra il pubblico numerosi personaggi del cinema italiano di quel tempo. Tra i presentatori ci fu Raf Vallone, che apprezzò tantissimo il documentario. La possibilità di poter vedere questa sera il documentario e la mostra fotografica ci dona una rara occasione per una conoscenza approfondita del nostro territorio e della storia locale che, come sappiamo, è la pietra miliare per la costruzione della grande Storia con la “esse” maiuscola.  Manfredo era un artista poliedrico e, prima che la malattia ne fermasse ancor giovane l’attività, dette grandi prove del suo ingegno nella Regia, nella Fotografia e nella Scultura, come possiamo vedere anche dall’opera di Pino Policriti qui presentata e restaurata dall’amico Guerrisi che ritrae la protagonista del documentario Viaggio Antico. Senza lo studio e il lavoro di appassionati come il nostro Vincenzo Guerrisi, noi non potremmo fare esperienza autentica e approfondita di questa storia locale così importante per fornire un quadro completo delle vicende e del mutare nel tempo dei nostri territori.  È quindi anche per questo motivo che apprezzo particolarmente questa iniziativa e l’accolgo con gratitudine. La vicenda umana di questi due cugini e amici carissimi che ho avuto la fortuna di avere in famiglia è stata, in fondo, drammatica per la precoce morte di Landolfo nel 1962 e per la lunga malattia di Manfredo, ma le loro opere restano una luminosa testimonianza di due forti ingegni legati alla nostra terra. Ancora un sentito grazie dunque all’ass. culturale D.co Rocco Guerrisi e al suo Presidente. Firmato Gian Luca Giorgetti Toraldo di Francia. Segue un caloroso applauso e si conclude la serata con i saluti del Pres.  dell’ass. Vincenzo Guerrisi ringraziando tutti i presenti in sala.

Rino Logiacco