Libri, romanzi ispirati al casinò e alle scommesse

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Scoprire il mondo delle scommesse e dei casinò significa inevitabilmente rifarsi a una cultura, quella del gioco, che vanta una storia millenaria e che nell’ultimo secolo ha ispirato numerose opere d’arte cinematografica e letteraria, da cui spesso prendono spunto anche gli ultimi giochi di casinò online. Proprio la letteratura presenta un’incredibile varietà di romanzi ispirati al mondo dei casinò e delle scommesse, alcuni creativi, altri che hanno segnato la storia.

Il Giocatore di Dostoevskij

La passione sfrenata di Dostoevskij per i casinò e le scommesse è famosa almeno quanto lui, questo libro è uscito nel 1866, solo 230 anni dopo la nascita del primo casino a Venezia.

Cult per gli appassionati del gioco e della letteratura, il romanzo fu scritto in sole quattro settimane, infatti, sono presenti varie incongruenze e il testo sembra dominato da un’urgenza interiore dovuta esplicitamente al fatto, che lo scrittore fece una scommessa sulla consegna con il proprio editore allo scopo di guadagnare più denaro sui diritti. Perché? Evidentemente doveva saldare i suoi debiti di gioco.

Se dal punto di vista formale presenta varie incongruenze fra i titoli nobiliari che cambiano improvvisamente, albe che si traducono in mattinate piovosissime e soldi di cui non si riesce a tenere il conto, la prospettiva letteraria descrive l’universo dei casino nei minimi dettagli.

Il Giocatore esprime minuziosamente il processo interiore del giocatore di casinò e delinea tutte le tipologie di personalità che frequentano assiduamente questo mondo: il truffatore, il gentleman, il nobile, il manipolatore e così via. La storia è ambientata nella città immaginaria di Roulettenburg in un universo fatto di tavoli da gioco, fiches, intrighi e palline della roulette impazzite che decideranno il destino dei personaggi.

Il Giocatore (Ogni scommessa è un debito) di Marco Baldini

Anche se il titolo è uguale, l’autobiografia del simpatico conduttore radiofonico è ambientata circa 150 dopo del romanzo di Dostoevskij.

Nel suo Il Giocatore, Marco Baldini si racconta senza tabù utilizzando lo stile ironico e dissacrante, marchio di fabbrica del suo personaggio. Gli ambienti spaziano dagli ippodromi, alle sale scommesse e i casinò, non mancano le giocate nelle bische clandestine e i personaggi grotteschi, tragici, che popolano questo mondo.

Una buona lettura per approfondire e farsi due risate sulle ludopatie altrui, con sommo compiacimento dello Schadenfreude.

Mannaggia Sant’Antover di Luca Mirra

Romanzo uscito per la casa editrice Ad Est dell’Equatore nel novembre 2020, Mannaggia Sant’Antover non è soltanto una bestemmia, il grido degli scommettitori (che maledicono il santo quando perdono una schedina) ma è soprattutto un mondo metasemantico costruito interamente dai simboli delle scommesse calcistiche.

Le storie sono ambientate ai piedi del Monte Palinsesto nell’Università della Scommessa Ignorante, conosciuta anche come Università degli Studi Impreprobabili sul Gioco d’Azzardo, qui numerosi studenti preferiscono disertare le lezioni e fare baldoria, altri studiano come inventare una macchina del tempo, altri ancora creano vere e proprie “Mandrakate” per racimolare più dobloni possibili.

I vari personaggi si sfiorano in un mondo delirante fatto di over e di under, il fil rouge non è una trama lineare ma l’intreccio fra “Metasemantica Ontoludica” e introspezione dello scommettitore contemporaneo, infatti, quasi tutte le storie sono raccontate in prima persona. L’avversione della volontà contro il tempo e il suo così fu, spingerà alcuni “pelandroni” a costruire una macchina del tempo per tornare indietro e pronosticare risultati già accaduti, il problema è capire se funzionerà: sia il romanzo che la macchina del tempo.