Come aprire un’impresa di pulizie

pulizie per condominio

Oggigiorno, decidere di avviare un’impresa di pulizie è un’ottima soluzione per poter intraprendere un’attività molto redditizia. Naturalmente è molto importante strutturare bene l’impresa e organizzare adeguatamente il lavoro. In generale, si tratta di una procedura non troppo complicata che non prevede dei costi molto alti.

È importante sottolineare, però, che soprattutto in questo periodo storico, che ci vede ancora fronteggiare l’emergenza sanitaria da Covid-19, le norme che riguardano il rispetto dello stato di igiene sono molto severe. Questo vale sia per i luoghi pubblici (ad esempio ospedali, scuole, etc.) ma anche per quelli privati (edifici, condomini, uffici, etc.).

Quanto può guadagnare un’impresa di pulizie

Prima di parlare dell’iter per l’apertura di un’impresa di pulizie, è bene valutare quanto essa può essere redditizia e, quindi, se può valere la pena intraprendere un investimento di questo tipo.

I guadagni, aprendo questa tipologia di attività, cambiano in base al servizio offerto e alla tipologia di lavori che si riescono ad ottenere.

Sicuramente, è un settore in crescita e il servizio di pulizie è ormai richiesto da privati, strutture pubbliche, aziende, industrie e attività commerciali. Quindi, si possono guadagnare cifre alte e in maniera costante.

Ovviamente, è fondamentale offrire un servizio di qualità che soddisfi il cliente. Un altro aspetto imprescindibile è farsi conoscere e promuovere la propria attività. Alcuni portali come www.impresadipulizieamilano.com consentono alle imprese di pulizie di inserirsi in un circuito in cui i clienti possono cercare una ditta di pulizie a Milano che soddisfi le loro esigenze. Entrare a far parte di una piattaforma di questo tipo aumenta le possibilità di essere trovati dai clienti e di far crescere i propri guadagni.

I tre principali step per avviare un’impresa di pulizie

Aprire un’impresa di pulizie non prevede il possesso di particolari titoli di studio o speciali e certificate competenze.

Soltanto nel caso in cui si vogliano offrire ai clienti dei servizi specifici come disinfestazione, derattizzazione o sanificazione è obbligatorio avere in azienda un responsabile con competenze certificate (in chimica e biologia) o con almeno tre anni di esperienza in questo settore.

Primo step

Dal punto di vista burocratico il primo passo è stilare un business plan professionale e completo. Da questo documento deriva buona parte del successo di un’impresa. È fondamentale, infatti, avere chiaro quali siano i costi che riguardano diversi aspetti dell’azienda dalle tasse, ai macchinari e i detergenti e al costo dei propri lavoratori. Un buon business plan aiuta a pianificare, in modo corretto, le spese iniziali e a prevedere i guadagni futuri.

Nel caso, inizialmente, non si posseggano grandi fondi economici, si può sempre optare ad agevolazioni per imprese, anche a fondo perduto. Un’idea molto redditizia potrebbe essere incentrare la propria attività sull’eco sostenibilità utilizzando soltanto prodotti e soluzioni ecologiche.

Secondo step

Il secondo step, indispensabile, è l’apertura di una Partita IVA. Solitamente, quando è un solo individuo a guidare l’azienda, questa viene inquadrata come ditta individuale e il codice ATECO di riferimento sarà 81.21.00.

Grazie alle nuove tecnologie, oggi aprire una Partita IVA è molto più semplice e si può fare direttamente online. Effettuando la Comunicazione Unica verrà annunciata l’apertura dell’impresa agli organi competenti e ci si potrà mettere in regola con le altre documentazioni necessarie come l’iscrizione al Registro delle Imprese e all’Albo degli Artigiani (oltre che definire le iscrizioni ad INPS e INAIL).

Terzo step

Infine, è fondamentale presentare la SCIA sempre tramite una specifica piattaforma su internet. Per firmare queste documentazioni servirà la firma digitale.

Costi per aprire un’impresa di pulizie

Inizialmente, non servono grandi investimenti per aprire un’impresa di pulizie. Se si parte con un’azienda di piccole dimensioni sono sufficienti anche 5000 € (con circa quattro persone). Se, invece, si vuole partire con una ditta di circa venti persone, i costi possono raggiungere anche i 15.000 €.

Partire con poco, naturalmente, facilita le attività di gestione dei costi e del lavoro. In questo caso, anche il titolare dovrà svolgere i lavori di pulizie contribuendo, così, alla riduzione delle spese.

Chi, invece, vuole, da subito, partire con un’impresa di grandi dimensioni e con grandi obiettivi dovrà, naturalmente, investire una cifra molto più alta. Questo dipende anche dai servizi che si vogliono offrire. Una piccola ditta partirà con un servizio standard.

Chi punta più in alto, invece, inserirà anche servizi più specifici e costosi come derattizzazione, sanificazione, etc. In questi casi i costi maggiori derivano dall’acquisto di prodotti professionali e macchinari tecnologicamente avanzati e dal costo del personale. Inoltre, servirà un magazzino, delle auto o furgoni, e una sede amministrativa. Tutte queste caratteristiche portano a far lievitare i costi di apertura che varieranno da un minimo di 50.000 € a più di 100.000 €.