Tuscia S. Heliae: Appuntamento con “C’era una volta Renato Rascel…” raccontato da Giuditta Saltarini

“CASTEL SANT’ELIA – Nella suggestiva location del Giardino S. Heliae la rassegna culturale diretta da Francesco Madonna, è partita con grande successo ed entusiasmo. L’ “Associazione culturale Borgo S. Elia’ ha ripreso le attività con “Tuscia S. Heliae“, che proporrà per tutta l’estate, fino al 4 settembre, delle serate di teatro, di poesia, di arte, con il patrocinio del Comune castellese. Gli eventi si svolgeranno nella Galleria in Via Pergola e nel Giardino storico che offre un panorama mozzafiato sulla Valle Suppentonia. Il 2 luglio e il 9 luglio la rassegna ha aperto con una emozionante piecè dal titolo “Amici, amanti”. Sul palco, Andrea Tidona e Carla Cassola, in una interpretazione superlativa salutata con un’ovazione da parte del pubblico presente.

Castel Sant’Elia (VT): Carla Cassola e Andrea Tidona

Intanto c’è grande attesa per l’appuntamento di venerdì 23 luglio alle ore 21 (replica sabato 24) con la serata dedicata ad un artista indimenticabile: Renato Rascel. L’attrice Giuditta Saltarini e Francesco Madonna proporranno “C’era una volta Renato Rascel…” ovvero un incontro virtuale attraverso brani di film, commedie e sketch televisivi che hanno visto protagonista il celebre artista. Parteciperanno la cantante Luisa anima romana accompagnata dal maestro Giancarlo Damilano che, tra un racconto o un particolare vissuto da dietro le quinte dalla compagna Giuditta Saltarini, interpreterà alcune canzoni dell’indimenticato artista. Per informazioni e prenotazioni: [email protected].

Il Giardino S. Heliae

Racchiudere il geniale fenomeno Rascel in poche righe è praticamente impossibile. Renato Ranucci, in arte Rascel, un romano nato a Torino il 27 aprile 1912 durante una tournée della compagnia di cui facevano parte i suoi genitori Cesare Ranucci, cantante di operetta, e Paola Massa, ballerina classica che avevano lavorato anche con il grande Ettore Petrolini. Figlio d’arte dunque, quell’arte che non lo abbandonerà mai ma che lo eleverà a pietra miliare dello spettacolo italiano, con la sua poliedricità di musicista, cantante, ballerino, mimo e autore di canzoni, mattatore indiscusso dal 1935 al 1990. Vincitore del “Nastro d’argento” nel 1952 per l’interpretazione nel film di Lattuada “Il Cappotto”; creatore di invenzioni linguistiche a doppio senso, ha fatto divertire e riflettere con la sua travolgente, garbata ed emozionante comicità, il suo umorismo, con le sue macchiette, senza mai scadere nell’uso della troppo facile volgarità. I più giovani, forse, lo ricorderanno per la sua magistrale interpretazione nel film capolavoro di Franco Zeffirelli “Gesù di Nazareth” nel ruolo del cieco Bartimeo o nel ruolo di Padre Brown nell’omonimo sceneggiato televisivo. A 10 anni entra come soprano nel coro delle voci bianche della Cappella Sistina seguito don Lorenzo Perosi. La musica sarà sempre presente nella sua vita artistica (con un repertorio di circa 400 canzoni) e privata, il suo romanticismo lo trasmetteva nelle sue intramontabili opere basti pensare che, grazie alla sua bella ed amatissima musa ispiratrice, la moglie Giuditta Saltarini, ci ha donato il brano “Benissimo”. Il grande amore della sua vita, un amore da favola. Una differenza di età di trenta anni che all’epoca fece scalpore e che riempì molte pagine di cronaca rosa ma che oggi farebbe sorridere e sognare. Eh già, perché era quell’amore invidiabile e sognato da tutte le donne, quel sentimento profondo che farebbe trasformare un romanzo in un meraviglioso best seller. Un amore puro, immenso, pieno di sfumature e di quei piccoli importanti gesti cavallereschi oggi andati quasi perduti. Inoltre basta citare alcuni titoli per aprirci tutto un mondo fatto di emozioni, di ricordi, di poesia e di magica raffinatezza: “Arrivederci Roma”, “Romantica” (brano che vinse al Festival di Sanremo nel 1960), “Nevicava a Roma” con le sue farfalle bianche nel cielo romano. Dall’unione felice con Giuditta Saltarini, nel 1973, nasce il figlio Cesare. Il grande artista Rascel ci lascerà il 2 gennaio 1991.

“C’era un volta Renato Rascel…”: lo spettacolo, che sarà messo in scena a Castel Sant’Elia (in provincia di Viterbo), è un adattamento e un montaggio video a cura di Francesco Madonna che estrapola dall’attività artistica di Rascel momenti esilaranti e commoventi dell’artista che ha collaborato con l’élite della cinematografia italiana e del varietà, da Alberto Lattuada, Mario Mattioli, Camillo Mastrocinque e Dino Risi, a Peppino ed Eduardo De Filippo, Romolo Valli, Gigi Proietti , Elio Pandolfi, Mariangela Melato ,Valter Chiari, Aldo Fabrizi, Tina Pica e tanti altri famosi artisti.

Renato Rascel e Giuditta Saltarini
  • INTERVISTA A GIUDITTA SALTARINI

Come nasce l’idea di “C’era una volta Renato Rascel…” con l’attore Francesco Madonna?

“Conoscevo da tempo Francesco Madonna e mi parlava spesso di questo meraviglioso ‘Giardino’, una sorta di giardino delle fate, a Castel Sant’Elia, che mi ha molto incuriosito. Già da questo inverno pensavo di fare qualcosa, specialmente durante il periodo di pandemia quando tutto si è fermato, anche il settore dello spettacolo. Non potevo stare senza far niente. Così, insieme a Francesco abbiamo messo in atto il progetto. E’ la storia di mio marito e spero piacerà al pubblico”.

Nel 2019 è nato il “Premio Renato Rascel”, quando verrà riproposto?

“La serata del Premio in omaggio a Renato è stata molto grande e molto bella. Hanno partecipato praticamente tutti; tutto il mondo dello spettacolo, non mancava nessuno e si è sentito il grande calore del pubblico nei confronti di Renato. Mi ha fatto molto piacere. Nel 2020 purtroppo non abbiamo potuto riproporlo ma speriamo di poter fare la seconda edizione”.

Renato Rascel molto impegnato nel lavoro ma anche molto impegnato nel sociale.

“Renato ha fatto molto del bene. E’ andato in giro per il mondo per aiutare i bambini. Voleva dare di più a chi stava peggio e lo ha fatto senza palesarlo pubblicamente. Non si è mai tirato indietro ogni volta che gli chiedevano di fare qualcosa per beneficenza e altrettanto continuo a fare anch’io”.

Come definirebbe Renato Rascel, artista, uomo e padre?

“Per me Renato è stato tutto! Era mio marito ed era tutto per me. Era sempre presente. Sempre allegro, cordiale, romantico. Era l’amore, la fantasia, era l’amico con cui confidarsi. Diceva che la sua vita era diventata tutta un’altra cosa da quando mi aveva incontrato. Posso dire di aver avuto la fortuna di averlo avuto accanto a me molto a lungo”.

Castel Sant’Elia (VT): la Valle Suppentonia