Growing rods, le barre magnetiche allungabili per combattere la scoliosi in età pediatrica

Non saranno molti quelli che conoscono questi splendidi apparecchi tecnologici che hanno cambiato, di molto, la vita di miglia di bambini e bambine affetti da scoliosi importanti in età infantile, quindi in piena età dello sviluppo.

Si tratta di barre in titanio con al loro interno un sistema elettronico che permette il loro allungamento, un volta impiantate, da remoto. Il vantaggio è tanto semplice quanto artefici di un grande cambiamento della vita dei ragazzi e ragazze che ricevono l’impianto.

Prima dell’avvento dei Growing Rods, era necessario far subire al bambino un intervento di allungamento ogni circa 4 o 6 mesi, per poter procedere manualmente ed in modo invasivo, l’allungamento avveniva mediante aggiunta di una placchetta. Questo permetteva di far continuare lo sviluppo della colonna vertebrale durante la crescita.

Con queste barre allungabili si sottopone il bambino ad un solo intervento. Già a questo punto ci starebbe bene un “WOW”.

Difatti, una volta fatta l’operazione di impianto delle barre magnetiche, durante una normale visita ambulatoriale, solitamente ogni 4 mesi, con una sorta di telecomando esterno, il medico può procedere al giusto allungamento delle barre e di conseguenza della colonna del bambino.

Appalto Growing Rods concluso, aspettiamo fiduciosi…..ma non troppo

Purtroppo, in queste ultime settimane è successa una cosa alquanto sgradevole, per usare un eufemismo. Il medico della struttura, all’interno della quale, Agata, mia figlia, è in lista di attesa per l’intervento, si è sentito dire che attualmente non può ordinare le barre magnetiche per le operazioni programmate in quanto il relativo appalto è scaduto.

Al ministero della salute (visto che sembra essere un appalto “centralizzato”) hanno ben pensato di far scadere un appalto di questa importanza, senza prevedere di poterne portare altro in fondo senza il rischio dello stop delle operazioni.

Inutile dire che la situazione dei ritardi è già fuori controllo a causa dello stop delle sale operatori in periodo Covid, se adesso si aggiunge questa problematica burocratica, rischiamo di danneggiare, anche irreversibilmente molti bambini. In particolare quelli affetti da malattie neuromuscolari, che vedono il peggioramento della propria scoliosi andare troppo veloce, con incremento delle curve ed indurimento di quelle esistenti.

Non contando che, scoliosi davvero molto importanti, creano forti dolori. Penso solo che mia figlia, giorni fa, si è messa a piangere chiedendo per favore di subire l’operazione. Una bambina che chiede per favore di essere operata alla schiena per i dolori che le provoca il corsetto. Ho pianto con lei, poi mi sono calmato e sono riuscito a farla stare meglio.

Questo ritardo porterà inesorabilmente a risultati molto peggiori delle aspettative in sede di operazione. Ed è l’ultima cosa di cui hanno bisogno i nostri bambini.

Che al ministero di muovano, ogni giorno che passa in più è un disastro. Non possiamo aspettare, che almeno diano notizia dello stato di avanzamento.