Bella come sei

Bella come sei

Di Vincenzo Calafiore

6 Luglio 2021 Udine ( ITALY )

…… ci rincorriamo nei sogni e

nei sogni noi viviamo quel sogno

che ci ha uniti. Di notte

come ombre ci aggiriamo

mano nella mano nei luoghi

in cui viviamo, torniamo

alla riva, dove aspettiamo l’alba che

ci porterà via come ombre… “

                  Vincenzo Calafiore

Bella come sei, io resterei delle ore a guardarti, con la stessa meraviglia con cui guardo un tramonto sul mare, tu lo sai di esserlo e rimani lì con quei tuoi capelli lunghi appoggiati al collo che scendono giù lungo una spalla, con quegli occhi smarriti chissà dove, forse dove sono io!

Ricordi?

Era un’estate, forse per me la più bella!

Uscivo io da una prigione dopo cinque lunghi anni, da quella cella ho sentito rumoreggiare il mare senza poterlo mai vedere; e sentivo tante voci senza un volto, un nome; nella mia immaginazione vedevo il mare, ho immaginato il tramonto del sole, e l’ho descritto con emozione,  con la poesia che c’è nell’anima.

Ho pensato … chissà se un giorno vedrò il mare….!

Ti incontrai su quella spiaggia dalla sabbia bianca, seduta su uno scoglio e te ne stavi lì con il mento appoggiato alle ginocchia, coi capelli sciolti che ti contornavano il viso, gli occhi socchiusi per la forte luce, vestita di bianco salino.

Mi avvicinai il più possibile a te, senza fare rumore; quando ti alzasti all’impiedi come per rispondere a un richiamo e ti tuffasti sparendo in quel mare cristallino che nella mente mia si muove sempre, uscisti dopo tanto tempo e venisti a sdraiarti quasi  vicino a me.

E’ stato il mio un tempo lunghissimo di silenzio, in cui potevo ascoltare la sua voce,

mi riportava altre “voci” che raccoglieva nel vento, ed erano voci di solitudine, più solitudine della mia. C’era in quel fondale un dolore muto, c’era quella felicità che ho cercato e mai trovata; ho vissuto si …. Ma se Tu mi dovessi chiedere ora cosa voglia dire “ ho vissuto” be… io non saprei risponderti, non so cosa voglia dire, ne potrei spiegarti il suo significato!

“ Vivere” che verbo bellissimo!

Cos’è … vivere … che sia uguale ad – amare – ?

Sarà così?

Io ti ho amata sì, amore! E ti amo ancora.

Ti ho amata dalla mia prigione, non sapevo allora chi fossi tu, eppure io ti amai così con la stessa innocenza di un bambino che affacciandosi alla vita l’ama!

Ma tu, non conosci, non hai conosciuto ancora le mie ombre dentro, loro si che mi conoscono, sanno di me tutto, come farmi morire, come rinascere; sanno lasciarmi nel vuoto e salvarmi all’ultimo istante facendomi risalire la china del baratro in cui più volte sono precipitato.

Aiutami tu.

Aiutami ad amarti, a rimanere ancora nei tuoi occhi.

Voglio con tutta l’anima allontanarmi dalla mia prigione e rimanere lì perduto nel mare dei tuoi occhi, come l’ultimo soldato in trincea di fronte all’infinito!