Approvato il piano biennale per la prevenzione e il contrasto alle infezioni in Toscana
Via libera al “Piano regionale di attività Aid 2021-2022 per l’approccio integrato alla prevenzione e al contrasto alle infezioni correlate all’assistenza e alle antimicrobico resistenze e lotta alla sepsi”. Questo documento tecnico, approvato dalla giunta su proposta di delibera dell’assessore alla sanità, Simone Bezzini, è finalizzato alla realizzazione di una serie di strategie di governo delle infezioni correlate all’assistenza e dell’antimicrobico-resistenza.
La delibera prevede, dunque, l’adozione di una pianificazione biennale, impegnando le aziende sanitarie, gli enti del servizio sanitario regionale, gli ospedali privati accreditati, le strutture extraospedaliere accreditate di cure intermedie, riabilitazione residenziale e le rsa, a realizzare le azioni previste dal Piano, che saranno supportate e coordinate a livello regionale.
“L’approvazione di questo Piano ci consente di continuare ad assicurare un intervento organico a livello regionale in termini sia di interventi per il proseguimento delle attività già avviate e ritenute necessarie sia di nuovi obiettivi e azioni da realizzare negli anni 2021 e 2022 – spiega Bezzini -. Questo approccio unitario è strategico, ma anche fondamentale, se consideriamo che il fenomeno dell’antibiotico-resistenza rappresenta oggi un’emergenza di sanità pubblica a livello globale, tanto che molti antibiotici sono diventati, e possono essere in futuro, parzialmente o del tutto inefficaci, rendendo rischiose procedure mediche avanzate come ricoveri in area critica, chemioterapie antitumorali, trapianti d’organo. Il Piano merita la massima attenzione, perché tiene conto delle infezioni, che possono verificarsi in tutti i luoghi di cura e di assistenza, sia ospedalieri che territoriali, con il rischio di diffondersi in altre strutture sanitarie. L’applicazione di modelli organizzativi efficaci sul piano della prevenzione può fare davvero la differenza ed essere un ottimo strumento di contrasto a tutela della salute degli operatori e dei pazienti”.
Tra gli obiettivi specifici indicati dal Piano emergono: la promozione dell’uso appropriato degli antibiotici; la realizzazione di interventi pilota inter-organizzativi per la promozione dell’uso appropriato degli antibiotici e della diagnostica microbiologica a livello territoriale o in strutture di ricovero private accreditate; l’appropriatezza della profilassi antibiotica in chirurgia; il monitoraggio dell’appropriatezza della prescrizione degli antibiotici in ambito umano; lo sviluppo di strumenti di revisione di cartelle e di check list per l’analisi dei percorsi da applicare come approfondimento complementare all’analisi dei codici Icd; il miglioramento della capacità di diagnosi e di trattamento della sepsi; la realizzazione di attività formative per i professionisti sanitari e in particolare per gli operatori della rete dell’emergenza-urgenza e del Dea sul tema della valutazione dei rischi infettivi e di sepsi; la formazione su protocolli operativi mirati. Per il raggiungimento di questi obiettivi è anche previsto il coinvolgimento multidisciplinare di professionisti dedicati in ogni ospedale, con competenze avanzate in materia, che fanno parte di team Aid specifici, a supporto dei sanitari sia nell’identificare il rischio infettivo nei vari contesti che nel coordinare l’attuazione degli interventi di prevenzione, controllo e sorveglianza del rischio stesso.