L’ingegnere siciliano Giovanni Calì rapito ad Haiti: 400 Mawozo ha chiesto il riscatto

Brutta disavventura per un connazionale ad Haiti. Giovanni Calì è stato rapito mentre era in un cantiere per la costruzione di una strada. Giovanni Calì, 74 anni, di origini siciliane, è sotto sequestro. L’uomo è un ingegnere in pensione e risiede ad Haiti, come risulta dall’Inps. Tuttavia continua a lavorare per conto della multinazionale romana “Bonifica spa” che ha molti cantieri nelle Americhe.

I rapitori avrebbero già contattato la locale sede dell’azienda per chiedere il riscatto. L’ingegnere è responsabile della posa dell’asfalto sulla strada che collega i dipartimenti del Centro e del Nord di Haiti per conto della Bonifica spa. A sequestrarlo sarebbe stata la gang locale “400 Mawozo”. Il rapimento sarebbe avvenuto in una località chiamata Croix des Bouquets.

Insieme all’italiano c’era anche un altro tecnico, di cui per ora si ignora la nazionalità, che potrebbe essere stato anch’egli sequestrato, ma al riguardo non ci sono conferme. L’Unità di Crisi della Farnesina, si legge in una nota, “è stata immediatamente attivata e sta seguendo il caso in raccordo con le altre competenti articolazioni dello Stato, con la nostra ambasciata a Panama e con il nostro Console onorario sul posto”.