Dazn è la Netflix dello sport

Lo streaming non è più una nuova frontiera ma una realtà consolidata grazie anche a chi ha saputo guardare lontano come Len Blavatnik, fondatore di Dazn, nuovo player centrale della Serie A. Nel 2011 il tycoon ucraino ha acquistato Warner Music per 3 miliardi di dollari trasformandola in un gigante da 20 miliardi di dollari di fatturato.

Len Blavatnik oggi è il 48esimo uomo più ricco del mondo. Vanta un patrimonio di oltre 20 miliardi di dollari. E sta investendo centinaia di milioni per fare di Dazn la Netflix dello sport. Nato ad Odessa, Blavatnik aveva 21 anni quando i genitori si trasferirono in America, dove ha preso la laurea in scienze informatiche alla Columbia University e il master in Business Administration alla Harvard Business School.

Ha avuto la fortuna di collaborare con due oligarchi putiniani, Viktor Vekselberg e Mikhail Fridman. Insieme al primo, Blavatnik ha fatto affari nella Russia post sovietica acquistando la conglomerata dell’alluminio Uc Rusal (attuale primo produttore mondiale) e poi nel resto del mondo con la holding Access Industries. Insieme all’ucraino Fridman ha investito nella compagnia petrolifera Tnk, rivenduta in seguito alla Rosneft per 55 miliardi di dollari.

Da quell’operazione (l’ultima in Russia), Blavatnik ha incassato 7 miliardi di dollari e così si è lanciato nel mondo dell’entertainment statunitense. Nel 2010 aveva provato a comprare la Metro-Goldwyn-Mayer. Tentativo fallito ma nel 2016 compra per 3,3 miliardi di dollari la Warner Music da Time Warner. Un investimento all’apparenza destinato a rivelarsi fallimentare vista la progressiva avanzata delle prime piattaforme per la musica in streaming ma non era così. Con Access Industries investirà anche in Spotify, che Blavatnik trasformerà nella sua fortuna riuscendo a cambiare il modello di business della Warner Music, oggi la terza casa discografica al mondo.

Attraverso la Access Industries, il tycoon ha attività nella chimica, nell’entertainment, nei new media, nelle biotecnologie e nell’immobiliare. E’ attualmente l’uomo più ricco d’Inghilterra, dove risiede dopo aver ottenuto nel 2010 la cittadinanza ed essere stato insignito della Knighthood per l’impegno con la Blavatnik Family Foundation. Negli anni più recenti l’attività di filantropo di Blavatnik è stata pari almeno a quella di investitore. La Blavatnik Foundation ha istituito un premio in denaro per giovani scienziati. Ma è l’arte il vero focus del miliardario. E’ proprietario del Theatre Royal Haymarket, uno dei teatri più antichi di Londra che era finito in stato di abbandono, e tra i maggiori finanziatori dei musei inglesi. Infatti ha donato 50 milioni di sterline alla Tate, che lo ha ringraziato cambiando il nome della Switch house, l’edificio costruito come estensione della Tate Modern, in Blavatnik Building, ha dato 10 milioni di sterline al Victoria & Albert Museum, che gli intitolato l’ingresso dell’edificio. Altri 25 milioni sono andati alla Carnegie Hall. Nel 2010 il miliardario ha donato 75 milioni di sterline all’università di Oxford, dove è stata creata la Blavatnik School of Government.

Dazn è un investimento importante. Con oltre 19 mila eventi live trasmessi all’anno, Dazn Group è una della maggiori sports media company al mondo. Dazn trasmette in Austria, Germania, Italia, Spagna, Canada e Giappone tutti i grandi eventi sportivi. Dal calcio di Serie A, Premier League, Bundesliga, Liga, al basket americano della Nba al football della Nfl, alla MotoGp alla boxe. Ha i diritti per Champions ed Europa League per Germania, Austria, Giappone e Canada. In Italia ha debuttato online dal 2018 con l’esclusiva di tutta la Serie B e tre partite per turno della Serie A. L’esordio non fu fortunato per via della scarsa velocità della rete Internet in alcune zone d’Italia. L’anno successivo Dazn replicò l’offerta sul satellite affittando un canale da Sky. Ora ha Tim come alleato per trasmettere via fibra ottica il pacchetto più ambito dello sport italiano.