La pantera di Goro ci ha lasciati: Milva è morta a 81 anni

La “Rossa” è morta a 81 anni. La popolare cantante abitava nella casa di via Serbelloni in centro a Milano. Milva, insieme a Mina e Ornella Vanoni, è stata protagonista della musica italiana dagli anni Sessanta. Rispetto alle altre ha saputo trasformarsi, usando curiosità, bravura, versatilità. La sua carriera unica è durata oltre 50 anni.

Maria Ilva Biolcati era nata a Goro. La “pantera di Goro” è nata il 17 luglio del 1939. “A 7 anni insistevano con mia madre di farmi cantare, lei minimizzava”, ricorderà. A 22 anni approda al festival di Sanremo, dove si qualifica terza con Il mare nel cassetto. Quello stesso anno debutta nel cinema in La bellezza d’Ippolita accanto a Gina Lollobrigida. Sposa Maurizio Corgnati, regista televisivo, intellettuale, che avrà su Milva una influenza importante, cosa che non accadrà, dopo la separazione, con altri compagni, gli attori Mario Piave e Luigi Pistilli, il filosofo Massimo Gallerani.

Nel 1965 Paolo Grassi invita Milva al Piccolo a interpretare i Canti della Libertà, il primo passo di un trentennale sodalizio con Giorgio Strehler che con lei farà Io, Bertolt Brecht e poi la dirigerà in Milva canta Bertolt Brecht e in Io, Bertolt Brecht N°2 con Tino Carraro.

Strehler fa di Milva una delle più accreditate interpreti del repertorio brechtiano, in Italia e in Germania, e la sceglierà come Jenny delle Spelonche nell’edizione del ’73 dell’Opera da tre soldi accanto a Domenico Modugno, che indossava i panni di Mackie Messer.

Milva diventa una delle grandi interpreti della musica colta e d’autore. Incanta il pubblico tedesco con i Lieder. Riceverà la prestigiosa Onorificenza di Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Federale di Germania. La pantera di Goro affascina anche i francesi con la versione italiana di Milord di Edith Piaf, entra nelle hit parade con La filanda dal repertorio di Amalia Rodrigues, diventa la voce preferita di Mikis Theodorakis, senza contare le incursioni nella musica colta d’avanguardia, come quando alla Piccola Scala di Milano, interpreta il Diario dell’assassinata di Gino Negri e alla Scala La vera storia, di Luciano Berio, tratta da Calvino, con esiti trionfali tanto che replicò all’Opéra di Parigi, al Maggio Fiorentino, all’Opera di Amsterdam. Dagli anni Ottanta prolificano le collaborazioni importanti. Canta Luigi Tenco, Fiorenzo Carpi, Fabrizio De André, Alda Merini, Enzo Jannacci che la avvicinò al suo mondo con l’album La Rossa.

Tra gli ultimi impegni il teatro: La Variante di Lüneburg dal libro di Paolo Maurensig e a Vienna Der Besuch der alten Dame (La visita della vecchia signora) di Durrenmatt dove recita in lingua tedesca. Infine, nel 2018 il Festival di Sanremo di Claudio Baglioni le assegna il premio alla carriera.