Edilizia: interventi nei Comuni della Garfagnana e della Media Valle del Serchio

Si tratta di 39 interventi che interessano i 18 Comuni che hanno realizzato la proposta. L’investimento totale previsto ammonta a 17,4 milionii di euro, e i Comuni sono pronti a mettere, attingendo dai loro bilanci, i 2,4 milioni che eccedono il massimo del finanziamento ottenibile, che è di 15 milioni di euro.

Siamo di fronte ad un progetto unitario per l’intera Valle del Serchio, di rilancio di un vasto territorio caratterizzato da affinità ambientali ed insediative. Prevede la riqualificazione e la riorganizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale e il suo incremento attraverso la realizzazione di Cohousing (attraverso di alloggi di edilizia sociale), Cohousing di Paese, rigenerazione urbana dell’abitato.

In programma anche la rifunzionalizzazione di aree, spazi e immobili pubblici e privati attraverso la rigenerazione del tessuto urbano e socioeconomico, il recupero e la valorizzazione di beni culturali, ambientali, paesaggistici e di testimonianze architettoniche; il miglioramento dell’accessibilità, della sicurezza dei luoghi urbani, della dotazione di servizi e delle infrastrutture urbano-locali attraverso la realizzazione del Cohousing di Paese e con una rigenerazione urbana dell’abitato.

La rigenerazione del tessuto socioeconomico sarà attuata attraverso la realizzazione di alloggi di edilizia sociale, con un miglioramento della coesione sociale, l’arricchimento culturale e il recupero e la valorizzazione di beni culturali, ambientali, paesaggistici e testimonianze architettoniche; la sostenibilità economica degli interventi è perseguita con l’attivazione di risorse finanziarie pubbliche e il coinvolgimento di operatori privati. Il tutto avverrà senza consumo di nuovo suolo. Sarà un progetto a “bilancio zero”, di recupero, non di edificazione di nuove costruzioni.

La riattivazione dei servizi e delle funzioni dei paesi è basata sulla realizzazione di ambulatori e presidi socio sanitari, di servizi in comune, spazi dedicati alla didattica a distanza. Sono 35 gli alloggi su cui si interviene e fondamentale, anche nel garantire la gestione dei servizi comuni, sarà il ruolo delle associazioni del volontariato. Sono circa una quarantina quelle che hanno aderito al progetto. Operano in vari settori, da quello culturale, al ricreativo, allo sportivo, ai temi ambientali.