Le nuove tendenze nell’automotive

Nella breve storia dell’automobile non è mai capitato di assistere a due cambiamenti importanti nel giro di circa un decennio. Se il primo cambiamento è stato il frutto di una progressiva e accresciuta sensibilità all’ambiente e alla mobilità sostenibile, il secondo, di cui parleremo a breve, è stato imprevedibilmente causato dalla necessità. L’accresciuta attenzione all’ambiente da parte dell’utenza unitamente ad interventi mirati del legislatore, a partire dagli anni 2000, ha focalizzato lo sforzo della filiera automotive verso la produzione e commercializzazione di modelli sempre più green, a bassa emissione di CO2, ibridi o elettrici. Alcuni analisti si erano spinti oltre, prefigurando una progressiva diminuzione del mezzo privato, a favoredel leasing, del noleggio a lungo termine, ma soprattutto delle auto in condivisione (car sharing) o del trasporto pubblico.

L’impatto della pandemia sulla filiera automotive.

A partire dalla fine del 2019, con la diffusione del COVID-19, sono cambiate molte cose. Uno di questi cambiamenti ha investito anche il mondo dei trasporti pubblici e privati. Questa progressiva e silenziosa rivoluzione è sinteticamente documentata nell’articolo di Amy Marentic, Umberto Poschi, del Marzo 2021: “Come cambiano preferenze ed esigenze degli acquirenti di auto italiani nella nuova normalità”. Gli autori del testo prendono le mosse da uno studio di McKinsey secondo cui molti di quelli che un tempo avrebbero optato per il trasporto pubblico o per il car sharing hanno sostanzialmente cambiato idea a partire dalla pandemia. Tra gli intervistati, infatti, solo il 10% ha espresso un parere contrario al mezzo privato, tuttavia i pentiti del mezzo pubblico hanno delle particolarità che li rendono differenti dagli automobilisti tradizionali. Vediamo quali.

I nuovi automobilisti.

Definire questa categoria come nuovi automobilisti non è improprio. Senza la sciagurata diffusione del COVID-19 queste persone difficilmente avrebbero preso in considerazione l’acquisto di un mezzo privato. Vi sono alcuni aspetti che accomunano queste persone. Uno di questi è rappresentato dall’età che mediamente oscilla tra i 18 e i 34 anni. Trattandosi di individui non esperti e non appassionati di motori, essi hanno la tendenza ad utilizzare la rete e i social per farsi un’idea sul mezzo da acquistare. You Tube, ad esempio, con i suoi canali dedicati alle recensioni di modelli auto, è una grande fonte di informazioni per chi non ha una particolare dimestichezza con i prodotti del settore automotive. La predilezione per modelli a basso impatto ambientale rimane, ma a questa si associa la tendenza ad all’acquisto online. Questo genere di consumatore non avrà difficoltà alcuna a comprare un set di gomme invernali in rete o stipulare un’assicurazione auto online. Un altro dato saliente che emerge dalle risposte degli intervistati è la tendenza ad acquistare senza ricorrere a finanziamenti, pagando il prodotto in un’unica soluzione. Si tratta di un aspetto senza dubbio interessante sotto il profilo dell’analisi, anche in considerazione del fatto che mai come ora conviene acquistare, visti i bassissimi tassi di interesse praticati, utilizzando un finanziamento o un prestito bancario.

Le nuove strategie della comunicazione. I promotori di prodotti della filiera automotive devono aggiornare le loro strategie comunicative tenendo conto di questo cambiamento. Del resto, la capacità di saper cogliere con tempestività i cambiamenti in atto, quale che siano le origini, è ciò che caratterizza una comunicazione pubblicitaria di altro profilo. Tuttavia, è bene sottolineare come alcuni segmenti della filiera siano pronti già da tempo per rispondere alle esigenze di questi cambiamenti. ConTe.it, ad esempio, azienda leader nelle assicurazioni online, facente parte del Gruppo Admiral, con oltre 7 mila dipendenti e più di 5 milioni di clienti nel mondo, consente di stipulare online la polizza auto già dal 2008, garantendo l’assistenza sinistri 24 su 24, 365 giorni all’anno.