Politica, sette anni dopo un nuovo incontro tra Enrico Letta e Matteo Renzi entrambi ex presidenti del Consiglio in quota Pd

Come definire l’incontro che c’è stato tra gli ex presidenti del Consiglio (entrambi del Pd fino a poco tempo addietro) in queste ore? Un semplice atto di cortesia nella continuazione degli incontri che sta facendo Letta da quando è segretario del Pd ricordando il tempo di quando Renzi lo scalzò da primo Ministro con la famosa frase “stai sereno Enrico?”. I tempi cambiano e in politica nulla è dato per scontato e, soprattutto, mai dire mai a proposito di un percorso comune alle elezioni politiche ma anche alle prossime amministrative nelle grosse Città da parte di “ex nemici”. La cronaca del loro incontro, stando alle affermazioni provenienti dal “Nazareno”, è priva di punti d’incontro anzi, per quanto riguarda la politica a livello nazionale li divide l’oceano per un eventuale percorso unitario essendoci di mezzo l’ex presidente Giuseppe Conte e il M5s con i quali Enrico Letta intende mantenere a differenza di Renzi un rapporto privilegiato.

La strada per le politiche è ancora lunga, se ne parlerà non prima della metà del 2022. Nell’immediato si guarda alle amministrative delle grosse Città dove ancora non esiste nessun accordo tra il Pd e il M5s per un comune candidato sindaco. Il Movimento che fa capo a Beppe Grillo non intende rinunciare alla ricandidatura a Sindaco di Roma di Virginia Raggi non gradita al partito di Enrico Letta. Questo potrebbe rappresentare il terreno per un’alleanza tra il partito di Matteo Renzi (Italia viva) e il Pd ai quali si aggiungerebbe il movimento di Carlo Calenda (Azione) per un candidato comune a Roma. Un evento gradito a molti nel Pd e che potrebbe interessare diverse altre Città tra cui Bologna. Ancora nulla è dato sapere come i partiti si presenteranno alle prossime amministrative, ma se tanto dà tanto, se la coalizione tra Pd, Italia viva, Azione, dovesse vedere la luce in alcune grosse Città attorno ad un candidato condiviso, l’accordo potrebbe continuare anche alle politiche e, questa volta, il collante sarebbe l’elezione del Presidente della Repubblica.