Il Vertical Theatre si sviluppa in altezza: da qui riparte il teatro

Dal Regno Unito arriva la sperimentazione con il Vertical Theatre che si sviluppa in altezza, ospitando a ogni piano una serie di palchi riservati che garantiscono a tutti un’esperienza coinvolgente ed intima ma all’aperto, visto che non ha pareti laterali ma solo coperture superiori, quasi come uno stadio ma da montare e smontare dove necessario. Per riprendere gli spettacoli dal vivo con un livello di sicurezza superiore a quello attuale.

Il progetto di un nuovo spazio per le performance secondo gli ideatori potrebbe essere usato per ogni genere di evento, dalle rappresentazioni teatrali ai festival musicali passando per i tour globali degli artisti, i circhi o gli eventi televisivi e anche per congressi o appuntamenti politici. Lo ha disegnato un gruppo di architetti dello studio britannico Stufish, specializzati nell’intrattenimento, insieme ad alcuni registi e produttori teatrali. Ha una capacità che va da 1.200 e 2.400 persone, in base alle regole di distanziamento sociale che le autorità imporranno nei diversi luoghi del pianeta in cui i diversi teatri pop-up dovessero essere montati.

Il pubblico trova spazio nelle balconate dei diversi livelli della struttura, in grado di ospitare e isolare con pannelli trasparenti dagli altri gruppi da quattro a 12 persone, così da assistere con la propria famiglia o “bolla sociale” senza dovere mescolarsi al resto degli spettatori. L’aspetto accattivante è che ogni membro del pubblico gode di una visione ravvicinata dello spazio della performance, senza contare che la struttura sarà riutilizzabile e modulabile con costi contenuti per aumentare la capienza quando le restrizioni legate al contenimento della pandemia saranno il passato.

Tra i partner di Stufish c’è per esempio anche Ric Lipson, architetto che ha creato progetti per tour estremamente impegnativi che hanno coinvolto nomi come Beyoncé, U2, Rolling Stones, Madonna, Elton John, Monty Python e Queen + Adam Lambert. A riprova del fatto che il progetto cerca applicazioni concrete c’è il lancio di una società, The Vertical Theatre Group, che curerà sviluppo e allestimento di questa struttura temporanea che si lancia oltre le vecchie tensostrutture, reinventando l’esperienza live.

Anche l’accesso e il deflusso degli spettatori sarebbero ripensati, a partire dalla stessa collocazione delle strutture, e consentirebbe di evitare i colli di bottiglia che le strutture di solito utilizzate per gli show, dai teatri agli stadi, rischierebbero di creare. Nel loro progetto, i diversi palchi sono collegati da ampi corridoi che sono comunque aperti. La prima struttura dovrebbe essere pronta nei prossimi mesi ma la società pensa di montarne molte in tutto il mondo, mano a mano che le campagne vaccinali entreranno nel vivo e la vita riprenderà a scorrere pur con alcune cautele. Il Vertical Theatre è la prova che molti, in quei mondi, stavano aspettando: sfruttare la crisi per inventare nuove soluzioni garantendo qualità e coinvolgimento di uno spettacolo dal vivo al contempo moderno e tradizionale.