Meloni: cambio certifica l’inadeguatezza del CTS che ha gestito la crisi nell’ultimo anno

Giorgia Meloni

Giorgia Meloni in una nota ritiene positivo “il cambio del Comitato Tecnico Scientifico con il coinvolgimento finalmente di esperti di materie attinenti con il contrasto alla pandemia”. Per il leader di Fratelli d’Italia il “cambio certifica l’inadeguatezza del CTS che ha gestito la crisi nell’ultimo anno”.

“Fratelli d’Italia chiede un ulteriore passo avanti – aggiunge la Meloni con il coinvolgimento anche di rappresentanti del tessuto produttivo per meglio gestire chiusure e protocolli di sicurezza”.

Il Comitato tecnico scientifico dell’era Draghi

Affidato al coordinamento del presidente del Consiglio Superiore di Sanità, il professore Franco Locatelli. Al suo fianco, portavoce unico, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. Come è accaduto, poco dopo il giuramento del nuovo governo, per la struttura commissariale, con l’arrivo del generale Francesco Figliuolo al posto di Domenico Arcuri, e per la Protezione civile, con la nomina di Francesco Curcio al posto di Angelo Borrelli, si rinnova anche il Cts.

L’obiettivo del governo Draghi è anticipare, mediante l’analisi matematica basata su dati il più possibile aggiornati, il comportamento del virus per fermarne l’avanzata. La scelta di fare entrare nel Comitato un rappresentante della Conferenza delle Regioni e Province Autonome, evidenzia l’intenzione del governo di coinvolgere Regioni ed Enti anche nelle valutazioni precedenti le scelte da compiere per contrastare l’epidemia, così da scongiurare il rischio di polemiche. Per il Cts, come già per il piano vaccinale, l’imperativo del Governo resta “accelerare” valutazioni, analisi e scelte. Anche per rendere più veloci le decisioni e più fluido il processo per definirle, il Cts è stato praticamente dimezzato. I nuovi componenti sono dodici.

Il coordinatore sarà il professore Franco Locatelli, il portavoce il professore Brusaferro. Sergio Fiorentino, capo dipartimento degli Affari generali della Presidenza del Consiglio, svolgerà il compito di segretario, prima affidato al medico poliziotto e esponente della Protezione Civile, Fabio Ciciliano, che comunque è stato confermato nel nuovo Cts. Restano anche il Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale per le malattie infettive “Lazzaro Spallanzani”, Giuseppe Ippolito e il Direttore Generale della prevenzione sanitaria del Ministero della Salute, Gianni Rezza. Entrano il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù, Cinzia Caporale, Sergio Abrignani, Alessia Melegaro, Alberto Giovanni Gerli, Donato Greco.