Cosenza. “Appesa a un filo”: versi dipinti di noir di Silvana Palazzo. Un nuovo e prezioso lavoro letterario della scrittrice e poetessa calabrese.

Ci si trova al cospetto di un pregevole compendio sulla poesia “di genere”. Uno scrigno sapiente accompagnato da un unico filo conduttore dove sensibilità, emozioni, scrupolosità molecolare e raffinata, riescono a scrutare e creare un ‘osservatorio privilegiato’ per far venire alla luce una qualità della scrittura. Materia precisa oltre che espressione di una stringente e palpitante attualità. Poesia al femminile ? 

Certamente ed in tutti i sensi, prodotta da un’Autrice di lungo corso, nota e stimata, qual è Silvana Palazzo. Una ulteriore tappa della sua creativa ed attesa produzione poetica, che caratterizza il nuovo ed impegnativo lavoro dal titolo particolarmente significativo: “Appesa a un filo”, edito a Roma da Progetto Cultura.

La Copertina del Volume di Poesie di Silvana PALAZZO.

Il volume racchiude una raccolta di specchianti ed immediati testi poetici in cui prevale una sottile narrazione che a volte sfocia nella saggistica e nella cronaca di tutti i giorni, anche nera, per entrare nel vivo e spiegare, con prontezza di analisi, e sintesi mirabile, la complessità e delicatezza di temi socialmente dirompenti,come il femminicidio.


Materia delicatissima, di grande attualità, oltre che rappresentare un volto che esprime drammaticità, che parrebbe poco indicata per trattazioni poetiche. Ma da Neruda a Pasolini, la storia della letteratura ci insegna che la poesia può diventare appello, denuncia, critica sociale e può scagliare i propri versi come fossero pietre contro i mali che vuole osteggiare con la non violenza del testo scritto.


Scorrono nell’indice i nomi di Maria Rosaria, Gloria, Olga, Jessica, Sestina, Sarah, Mary, Rose, Isabelle, Pamela, storie comuni di donne scomparse che rivivono nella lirica poetica; ed anche personaggi del mondo della cultura e dello spettacolo come Marilyn o la moglie di Althusser.
Silvana Palazzo riesce a mettere a fuoco tutto ciò, non solo con matura competenza, valorizzando ed amplificando, appieno, l’impegno e l’esperienza maturata come responsabile del Centro di Ricerca e documentazione sul fenomeno mafioso e criminale dell’Università della Calabria, con l’attività di psicologa sociale attenta alle forti criticità che avvolgono una società sempre più complessa, quale quella odierna, in cui i versi dell’ impegnata poetica si fondono in una vena lirica che è alo stesso tempo trattazione e sprone ad un impegno, dinamico e serio, sul piano civile e culturale.
Ma la cifra caratteristica del suo modo di poetare l’aveva ben descritta il famoso poeta Francesco Leonetti: “dopo i grandi esempi storici in Italia, espressionisti o delle avanguardie, si presenta qui una compilazione nuova, insieme letteraria e spesso riflessiva o intellettualistica”.

Un Momento d’ Impegno Culturale e di Promozione Libraria nelle Rassegne più
Importanti ( Roma). Il contributo, costante e professionale, di Silvana Palazzo è illuminante.


Ed è giudizio utile anche a spiegare questo suo recente lavoro in cui la lente dell’Autrice si sofferma sul “mondo della retroflessione del pensiero che pensa il mondo” come afferma in prefazione il Critico letterario e Poeta, Giorgio Linguaglossa, nella sua veste anche di direttore della collana internazionale “Il dado e la clessidra”. 

E aggiunge: “gioia, amore, dolore, angoscia, illusione, disillusione, ignoto, omicidio, disperazione, sono gli esistenziali” che popolano questa poesia (…) in “una situazione altamente instabile , essere appesi a un filo, esposti alla oscillazione dei venti e delle intemperie, una condizione umana votata alla incertezza e al pericolo”.

L’Autrice scava nella natura dell’inconscio in questo progetto di poesia “di genere” e rivisita figure femminili che appaiono e scompaiono perché la scrittura viene interrotta dal fluire di impressioni quotidiane, massime filosofiche, asserzioni etiche, considerazioni critiche.
Nel dicembre 2019, prima del lockdown, eccola a Roma a la Nuvola di Fuksas, a “Più Libri Più Liberi”, nel reading promosso dalle Edizioni Progetto Cultura ad esibirsi nel “recitativo” di alcune sue poesie assieme ad altri autori ed autrici della stessa scuderia editoriale.

Versi di una Poetica Impegnata e Sensibile, proiettata ad esaltare il valore universale di una Umanità, che non può continuare ad essere succube del male.


Nel decorso 2020, un anno in cui la sua scrittura poetica non si è fermata, caratterizzata anche dallaopprimente quotidianità, che a volte diventa crudeltà e mattanza persino durante la pandemia.  Uno spaccato autentico ed originale di uno status che tutti vivono, ma con una diversa prospettiva e collocazione. Il libro della Palazzo ha un suo ‘carattere’ ed un preciso obiettivo: ‘nel ricordare le vittime di femminicidio, tesse un dovuto ricordo a queste donne tramite affreschi poetici dipinti facendo sì che si spengano i riflettori sui carnefici oggetto delle attenzioni di tanti media. Poesia noir? Black poetry? Forse sarebbe meglio chiamarla con il suo semplice nome di Poesia’.

Un’Autrice che viene da Lontano!

Silvana Palazzo, fondatrice e direttrice della rivista “Nuova Redazione Unical”, è responsabile delle attività del Centro di Ricerca e Documentazione sul fenomeno mafioso e criminale dell’Università della Calabria per il quale ha, fra l’altro, dato alle stampe, nel 2003, presso il Centro Editoriale e Librario dell’Unical, il volume Omicidi nel Cosentino 1998-2001.

Fra i vari volumi di saggistica sono da ricordare, per le Edizioni Periferia di Cosenza, L’omicidio relazionale (2004); Mente Media Cervello, (Premio “Donna e Scrittura”, Roma); Grandi Processi (2005); Catastrofi esistenziali. Anatomia del disagio giovanile (2006); La crisi relazionale (2006); E adesso leggeteci tutti (2006); Delitti quotidiani (2007), Un Centro per la legalità del 2008 sull’attività trentennale del Centro di Ricerca sul fenomeno mafioso e criminale dell’Università della Calabria, anche in versione open source; Ribellismi (Falco Ed.) Eros e Thanatos. 

Silvana PALAZZO, l’Autrice di “Appesa ad un filo”!
Un impegno letterario a conferma del suo spessore civico-culturale
.

Delitti di relazione (CJC 2011); Cara Prof. diari di classe (id.2012).L’autrice ha al proprio attivo un’intensa attività letterario-poetica. Si segnalano in proposito i volumi Relazioni di Psiche (2009), pref. Francesco Leonetti, ed. Periferia; Insomnia (a Barcelona), Le Nuvole, in italiano e spagnolo (2010); Il meme è un seme, pref. Gennaro Mercogliano CJC (2011); Il silenzio, audiolibro, id. (2011); Francesco Leonetti. Il ritorno in Calabria, id. (2011). Ha collaborato alle antologie L’impoetico mafioso, Seguendo Giangurgolo, Frammenti diversi, Enciclopedia degli autori di poesia dall’anno 2000. 

Testimonianze sulla poetica di Silvana Palazzo!

“La poesia della Palazzo adotta un verso breve, a volte brevissimo, formato da una sola parola o da un bisillabo, quasi una spartana economia delle parole troppo abusate dalla civiltà della comunicazione totale (…) c’è un’angoscia sottile che rimbalza da un componimento all’altro a formare quel diario di minima inquietudine che è il vero binario nel quale la Palazzo avvia i suoi minuscoli veicoli poetici alla ricerca di un senso che sfugge, si ritira, evade dalle parole che vorrebbero catturarla” (Giorgio Linguaglossa). ”

“L’angoscia pervade l’intera silloge, trascorrendo di verso in verso a un ritmo prosodico incalzante che ne connota anche il senso, nel mentre ne scandisce la misura metrica. Non inganni, sotto quest’aspetto, l’adozione del versiculus che, come spesso accade, è inarcatura e frangimento d’un verso canonico (l’endecasillabo, il settenario, il novenario) per una misura breve, secondo una lezione che ha in Apollinaire ed in Ungaretti i suoi maestri indiscussi” (Gennaro Mercogliano)”.

“Occorre osservare giustamente che dopo i grandi esempi storici in Italia, espressionisti o propri delle avanguardie, si presenta qui una compilazione nuova, insieme letteraria e spesso riflessiva o intellettualistica” (Francesco Leonetti).”

Da Casali del Manco (CS), 10  Marzo 2021