Borsa Milano sempre più protagonista nell’Europa post Brexit

Il ruolo della Borsa Italiana è importante in ambito europeo e mondiale. La realtà di Borsa Milano è molto articolata e influente, ancora di più in uno scenario post Brexit. Il listino paneuropeo a traino parigino nei mesi scorsi ha acquistato dal London Stock Exchange proprio Piazza Affari insieme con Cassa Depositi e Prestiti e Intesa San Paolo.

Borsa Milano è una protagonista del grande gruppo borsisitico comunitario e rappresenta una piazza cruciale della finanza europea post Brexit. La forza di Intesa e di Cdp consente alla Borsa Italia di reggere l’esposizione sul mercato dei capitali per il comparto strategico della piccola e media impresa nazionale e apre a reti e mercati mondiali.

Sulla Borsa di Milano convergono anche troppi interessi, ad iniziare da quelli francesci. Emmanuel Macron punta a potenziare e proteggere il capitalismo della Francia sfruttando l’Unione Europea e i suoi mercati per l’interesse franecese sia nell’energia, sia nella Difesa, sia nella tecnologia e soprattutto in ambito finanza.

Basti pensare che Euronext è il primo mercato dell’Eurozona. Vanta più di 3.500 miliardi di capitalizzazione e per ragioni fiscali e di neutralità ha sede ad Amsterdam, ma è in parte in mano francese. Euronext replica quanto avvenuto con Stellantis, piani di fusione italo-francesi in cui a Roma è consentito esprimere il presidente e a Parigi è garantita la carica di amministratore delegato.

Il prossimo presidente di Euronext sarà Piero Novelli, banchiere in arrivo da Ubs, ma l’ad Stephane Boujnah guarda all’Eliseo. Nicolas Jégou, dopo tre anni al fianco del presidente in qualità di consigliere tecnico sull’Europa, è stato chiamato ad entrare nella squadra di Boujnah come capo di gabinetto. Boujnah, ex consigliere di Dominique Strauss-Kahn, ha nominato alla guida di Euronext Parigi la supermanager Delphine d’Amarzit, già responsabile degli Affari economici negli uffici del governo francese.

Impossibile non immaginare che questa strategia non impatti sulla futura governance di Borsa Milano. Piazza Affari risentirà degli equilibri della finanza europea. Euronext mira ad integrare la piazza di Milano come punto di riferimento per il segmento obbligazionario del gruppo.

Rispetto all’acquisizione della Borsa di Madrid ad opera degli svizzeri di Six, non sono presenti nel deal su Piazza Affari impegni scritti su investimenti e autonomia decisionale della società italiana. Anche se in prima battuta potrà essere Cdp (al 7,3% nel capitale di Euronext come la controparte francese) ad indicare l’ad, la composizione del consiglio e l’operatività del gruppo farà capo alla controllante, e mediante Euronext a Parigi. La Francia mira tramite Milano ad arrivare alla finanza italiana.

Un argine all’attivismo francese potrebbe arrivare dal premier Mario Draghi, ex presidente della Bce, grande conoscitore dei mercati finanziari e al lavoro sul dossier per comprendere profili di rischio e opportunità legate all’affare Piazza Affari-Euronext. Draghi è chiamato a preservare la sovranità economica e la stabilità finanziaria dell’Italia, dei titoli pubblici e la sicurezza degli asset strategici e dei risparmi degli italiani vagliando attentamente la governance di Borsa Italiana prima di dare il via libera definitivo all’accordo.