Serie A 25esima giornata Crotone ancora sconfitto. Cambia il direttore ma gli orchestrali suonano sempre lo stesso spartito

Atalanta  5

Crotone   1

Marcatori: 11° Gosens, 22° Simy, Palomino 48°, Muriel 50°, Ilicic 58°, Miranchuk 84°

Atalanta (3-4-2-1): Sportiello, Palomino, Romero (Zapata), Djimsiti, Maehele, Freuler (Miranchuk), Pessina, Gosens (Ghislandi), Malinovsk (Pasalic), Ilicic, Muriel (Caldara).

All. Gasperini.

Crotone (3-4-1-2): Cordaz, Magallan (Cuomo), Golemic, Luperto, Pereira, Zanellato, Eduardo (Marrone), Reca (Rispoli), Messias, Rivere (Petriccione), Simy. All. Cosmi

Arbitro: Simone Sozza di Seregno

Assistenti: Robilotta – Tardino

Quarto giudice a bordo campo: Federico La Penna di Roma

Var: Chiffi – Avar: Fiorito

Ammoniti: Magallan, Riviere,

Angoli: 4 a 2 per l’Atalanta

Recupero: 1 minuti

La prima nota il ritorno di Serse Cosmi su una panchina di serie A dopo otto anni. Calcio d’avvio a favore degli ospiti con Simy e si evidenzia fin dai primi minuti un Crotone che cambia atteggiamento rispetto alle precedenti partite con i difensori che non fanno girare il pallone nelle vicinanze della propria area ma cercano il compagno smarcato oltre la propria metà campo. Primo brivido a favore dei locali con Consens che calcia il pallone di poco al lato destro di Cordaz. Atalanta come il Crotone con una sola punta effettiva, Murial che impegna la difesa avversaria in più occasioni. All’undicesimo Ilicic dalla destra crossa a un buon pallone in area dove ben appostato Gosens lo mette dentro con un perfetto colpo di testa. Al minuto diciotto Muriel, imprendibile, potrebbe raddoppiare se Cordaz non gli avesse respinto il pallone con i piedi. Non smobilita il Crotone e con pazienza si procura il pareggio con Simy che in ripartenza scavalca con un preciso pallonetto Sportiello. Funziona bene la disposizione tattica di Cosmi con il duo Riviere, Messias che cercano sempre l’attaccante nigeriano per le azioni di alleggerimento. Crotone che potrebbe passare in vantaggio con Messias al minuto ventotto se il brasiliano non avesse tardato a calciare a rete da dentro l’area di rigore. Quarantaduesimo ancora Cordaz in evidenza nel respingere il pallone a Muriel da pochi passi. Bene il primo tempo del Crotone con i tre centrocampisti Zanellato, Eduardo, Reca con il supporto di Riviere e Messias. Poche indecisioni in difesa ed il risultato dei primi 45+1 di recupero è la dimostrazione. Il crollo dei pitagorici nella ripresa fin dai primi minuti. Al quarantottesimo in seguito a calcio d’angolo a favore dei locali, Zanellato in area si dimentica di Palomino che non ha difficoltà a mettere dentro il pallone del vantaggio. Minuto cinquanta Muriel in area di rigore avversaria approfitta della scivolata di Golemic e s’impossessa del pallone per collocarlo a rete. In campo solo Atalanta alla ricerca di più gol e ci riesce al minuto cinquantotto con Ilicic che da fuori area mette dentro il quarto pallone. Non si ferma il tiro al  bersaglio da parte dei locali e al minuto ottantaquattro Miranchuk mette dentro il quinto pallone. Passivo che poteva essere più ampio se Cordaz non lo avesse evitato con ottimi interventi. Settima sconfitta consecutiva del Crotone, quarta vittoria di fila dell’Atalanta.       

Non era facile per il Crotone, ultimo in classifica con diciotto sconfitte subite, sei nelle ultime sei giornate, affrontare sul terreno del “Gewiss Stadium” l’Atalanta formato Champions League, quarta forza del campionato con cinquantacinque gol all’attivo e reduce da tre vittorie consecutive (una in casa, due in trasferta). Compito difficilissimo per mister Cosmi, alla sua prima panchina con la squadra pitagorica e con soli quarantotto ore disponibili per conoscere le caratteristiche di tutti i giocatori e allestire la migliore formazione. Se poi si aggiunge l’indisponibilità di Benali, Cigarini, Djidji, Vulic, Molina, Ousan, l’impresa era ancora più ardua per la conquista del risultato positivo. Dopo il triplice fischio del direttore di gara si deve parlare, invece, di un Crotone che nel corso della partita ha giocato alla pari contro l’Atalanta la prima parte dell’incontro annullando i valori dei più quotati avversari. Mister Cosmi “vecchio” conoscitore del calcio italiano, ha evidenziato la “crepa” dell’Atalanta a proposito delle partite casalinghe: tre sconfitte subite ad opera della Sampdoria, Lazio, Verona ed ha catechizzato i suoi giocatori affinché si convincessero che gli uomini di mister Gasperini non sono imbattibili. L’appello non è rimasto inascoltato nel primo tempo terminato in parità con il gol segnato da Simy. Era difficile uscire dal terreno di gioco, quando non si ha la disponibilità del giusto materiale umano per affrontare un campionato di serie A.

Causa le tante indisponibilità e per motivi tecnici, mister Cosmi ha mandato in campo una diversa formazione con Simy, di nuovo in campo fin dall’inizio dopo quattro giornate, schierato prima punta in sostituzione di Di Carmine, sostenuto da Riviere e Messias.

Le novità del centrocampo hanno riguardato l’ingresso fin dall’inizio di Reca al posto di Rispoli, Zanellato in sostituzione di Molina, Eduardo per Vulic.

Locali ancora senza Zapata, lo squalificato centrocampista M. de Roon, Toloi e Pasalic ed al loro posto mister Gasperini ha optato per Djimsiti, Pessina centrocampista, Ilicic trequartista.