Slp Cisl. Poste, luci ed ombre

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L’emergenza pandemica, come abbiamo già avuto modo di osservare ha determinato, tra le varie misure
di contrasto, la riduzione delle aperture degli Uffici Postali e se per alcuni è stato eliminato il turno pomeridiano per
altri è cessato del tutto l’erogazione dei servizi. A subirne le conseguenze sono stati i cittadini e soprattutto i lavoratori, costretti a “migrare” da un’agenzia e da un comune all’altro. Solo i tempestivi e pressanti interventi da parte delle forze sociali hanno consentito, in parte, il recupero delle regolari attività
.

Recita così l’ennesima nota della CISL SLP Poste di Catania, sottolineando che è stato “Positivo la riapertura dell’ufficio di Librino”, ma assolutamente negativo, (dopo un anno) invece, la chiusura di agenzia di città
e provincia”. Disagiati clienti e lavoratori
.

Tuttavia ciò non è valso per tutti. Ancora oggi infatti, persistono realtà che sfuggono alla normale ripresa
e parliamo di Uffici che si ritengono strategici e di rilevante entità, soprattutto per i vasti bacini di utenza/clientela che tradizionalmente raccolgono. Ci riferiamo, per la città, alla Succ. 4 (Via Canfora) aperta solo il mattino, la Succ.13 (Via Dr. Consoli) aperta solo a giorni alterni e infine la Succ.25 (Policlinico) ancora in chiusura totale; per la provincia invece sono gli Uffici di San Gregorio e di Motta S.A. a subire la riduzione dei turni mentre diversi Uffici ubicati nelle frazioni del giarrese e dell’acese aprono solo a giorni alterni.

A questi – continua la nota a firma del Segretario Territoriale Salvo Di Graziala cui chiusura o riduzione dei turni rimane legata all’emergenza Covid, si aggiungono altri importantissimi presidii, non ancora “normalizzati” per problematiche stavolta connesse alla manutenzione delle strutture e, in un caso, riferito alla Succ. 1 di Viale Africa, causa la cessazione della locazione. Per la Succ.24 (Via Plebiscito) e la Succ. 22 (Librino), Uffici che rivestono anche una rilevanza sociale per gli abitanti dei quartieri ove essi insistono, la chiusura è riconducibile ai mancati interventi di carattere strutturale sugli edifici.
A onor del vero, giunge notizia che, dietro le nostre continue e stringenti sollecitazioni, coinvolgendo anche
le istituzioni sul territorio, per la Succursale 1 si intravede una speranza per l acquisizione di nuovi locali ubicati nelle vicinanze della ex sede di Viale Africa mentre, per quanto riguarda la Succursale 22 del quartiere Librino, i locali saranno approntati e fruibili entro i primi dieci giorni del mese di marzo. Non possiamo che plaudere al ripristino dell’agenzia di Librino così come si apprezza l’impegno dell’azienda circa la riapertura dell’agenzia 1 (ex Viale Africa) su nuovi locali, ma non possiamo ritenerci altrettanto soddisfatti per la mancata completa riattivazione degli altri Uffici Postali. Le riorganizzazioni aziendali
– chiude Di Graziale nuove risorse tecnologiche e i “futuristici” progetti che si vanno a prospettare, non devono porre in secondo piano l’erogazione di servizi tradizionali ancora richieste dai cittadini e, soprattutto, senza mettere a rischio i posti di lavoro. Proseguiremo con le azioni conseguenti a sostegno del ripristino, nel breve termine, di tutta la rete degli Uffici Postali che non crei svantaggi per l’utenza e si ponga a tutela della qualità dei servizi e della qualità del lavoro“.