Rinnovare la firma digitale: la guida dettagliata

Oltre 3 miliardi di firme digitali sono state generate negli ultimi 12 mesi, con i dispositivi attivi diffusi sull’intero territorio nazionale che hanno superato quota 22 milioni: è questa la fotografia dell’Agenzia per l’Italia digitale (AgID), che ha sommato i dati provenienti dai diversi certificatori accreditati.

L’utilizzo della firma digitale riguarda ormai il Paese su larga scala: sostituitasi alla variante autografa tradizionale, viene adoperata ogni giorno sia per gli scambi professionali tra lavoratori e imprese sia per le comunicazioni istituzionali tra cittadini e Pubblica Amministrazione.

Grazie a questa soluzione, frutto di un laborioso processo informatico con sofisticate chiavi di sicurezza, il sottoscrivente ha la possibilità di dare pieno valore legale ai documenti su cui l’autografo viene apposto, utilizzando semplici software gratuiti per la firma digitale gratis.

Più nello specifico, la firma digitale certifica l’identità del firmatario riferendosi in maniera univoca ad un solo soggetto e garantisce l’integrità del documento una volta effettuato l’invio. Inoltre, caratterizzando per il cosiddetto “non ripudio”, assicura che il firmatario non possa disconoscere il documento una volta firmato.

La definizione universalmente condivisa è consultabile sul Codice dell’Amministrazione Digitale (articolo 24, dlgs 82/2005), in cui si legge: “La firma digitale deve riferirsi in maniera univoca ad un solo soggetto ed al documento o all’insieme di documenti cui è apposta o associata.

L’apposizione di firma digitale integra e sostituisce l’apposizione di sigilli, punzoni, timbri, contrassegni e marchi di qualsiasi genere ad ogni fine previsto dalla normativa vigente.

Per la generazione della firma digitale deve adoperarsi un certificato qualificato che, al momento della sottoscrizione, non risulti scaduto di validità ovvero non risulti revocato o sospeso”.

Come si rinnova la firma digitale?

Chi dispone già di una firma digitale, si sarà sicuramente interrogato sulle modalità di rinnovo. In questa guida, tenteremo di rispondere alle domande più frequenti riferibili al rinnovo della firma digitale InfoCert.

  1. Quale validità ha la firma digitale? Dal momento dell’attivazione, la firma digitale ha validità 3 anni e, alla sua scadenza, può essere rinnovata per ulteriori 3 anni.
  2. Quando bisogna rinnovare la firma digitale? Il rinnovo del certificato deve avvenire nei 90 giorni precedenti ed entro il giorno antecedente la data di scadenza.
  3. Cosa succede se il rinnovo viene fatto tardivamente? Se la firma digitale scade, non può essere rinnovata. In questo caso, infatti, l’utente non potrà più utilizzare la stessa ma dovrà procedere all’acquisto di una nuova.
  4. Posso vedere la data di scadenza del certificato? Certamente: il software proprietario permette di controllare la data di scadenza della Smart Card o Business Key. Per farlo, sarà necessario andare nella sezione per il rinnovo e visualizzare la cronologia dei certificati. Qui sono annotate tutte le informazioni riguardo alla data di attivazione e di scadenza dei certificati relativi alla firma digitale.
  5. Quali modalità di pagamento per il rinnovo sono previste? In fase di rinnovo, si può optare tra: pagamento con carta di credito, PayPal o attraverso bonifico bancario.
  6. Come si rinnovano i certificati su Business Key o Smart Card? È necessario entrare nell’app Diko DoSign e seguire il percorso online.
  7. Qual è l’iter previsto per il rinnovo della Firma Remota? In questo caso, si dovrà accedere al Portale di Firma Remota e seguire la procedura guidata dopo aver cliccato su Rinnovo Firma Remota.
  8. È difficile rinnovare la firma digitale InfoCert? No, la procedura di rinnovo è semplice e veloce anche per chi ha poca dimestichezza con la tecnologia.