Una valanga sopra Sestriere ha ucciso il noto alpinista Carlo Alberto Cimenti detto Cala e l’amico Patrick Negro

Una tragedia in montagna ha scosso il mondo dell’alpinismo. Una valanga nella giornata di lunedì sopra Sestriere ha investito e ucciso il popolare alpinista Carlo Alberto Cimenti, detto “Cala”, e l’amico che era con lui, Patrick Negro, di Pragelato. I due scialpinisti non hanno fatto ritorno dopo un’escursione sulle montagne di Sestriere. I tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Piemontese sono stati allertati dai Carabinieri di Sestriere ed è subito partita la macchina dei soccorsi.

“Da una prima ricognizione effettuata da valle con il binocolo — hanno spiegato dal Soccorso Alpino Piemontese — è stato notato un evidente distacco valanghivo nella zona della Cima del Bosco e del Col Chalvet, al confine tra i comuni di Cesana e Sauze di Cesana”. Il segnale del telefonino di uno dei due sciatori è stato poi individuato proprio sotto la valanga.

Cala Cimenti era una leggenda nel mondo alpinistico. L’alpinista di 45 anni, nel 2019 aveva conquistato la vetta del Nanga Parbat, nel Karakorum pakistano, dedicando l’impresa alla moglie Erika, cui aveva chiesto la mano a 6 mila metri di altezza. Due settimane dopo aveva affrontato la cima del Gasherbrum VII insieme al compagno Francesco Cassardo. Nella discesa Cassardo era scivolato per un centinaio di metri, Cala Cimenti l’aveva raggiunto fino all’arrivo dei soccorsi, vegliandolo. Nei mesi estivi si dedicava al parapendio.