ARCHIVIO STORICO TOLLEGNO 1900: 5 CAMPIONARI IN RESTAURO AL CCR “LA VENARIA REALE”

Con i suoi oltre 2 chilometri lineari di documenti, l’Archivio Storico di Tollegno 1900 è una delle raccolte più ricche e complete del settore tessile esistenti non solo in Italia ma anche a livello europeo. La schedatura dei materiali è iniziata nel 2010 e ha portato ad informatizzare, fino ad ora, circa un chilometro di documenti, ma ne resta quasi ancora altrettanto da catalogare.

Il materiale che lo compone ha un valore storico che trascende l’azienda e racconta la storia, la cultura, la moda e l’economia italiana. Un bacino di informazioni che Tollegno 1900 tutela costantemente, aderendo anche ad iniziative tese a preservarlo. Va in questa direzione la collaborazione con il Centro di Conservazione e Restauro (CCR) “La Venaria Reale”.

Cinque preziosi campionari appartenenti a Tollegno 1900, risalenti al 1886 e prodotti dal Lanificio Agostinetti e Ferrua – l’opificio da cui nasce l’azienda odierna, ndr – sono l’oggetto di un restauro che, da poco iniziato, li ha già portati ad assumere una nuova veste: orginariamente di forma stretta e lunga e chiusi a fisarmonica, ora si presentano stesi in orizzontale per essere puliti e studiati.

Al fianco del CCR “La Venaria Reale” (tra le principali responsabili dell’iniziativa si ricordano Sara Abram, direttore generale, Roberta Genta, coordinatore laboratorio restauri e la restauratrice Francesca Colman), Tollegno 1900 seguirà ogni fase attraverso Marinella Bianco – referente dell’archivio storico aziendale e titolare di Acta Progetti – che ha selezionato i documenti per il restauro e terrà una lezione di archivistica durante il percorso di tirocinio.

Oltre che sui documenti di Tollegno 1900, il tirocinio riguarderà anche due libri campionari appartenenti al Museo Civico di Oleggio (NO), entrambi risalenti alla prima metà del ‘900: il primo comprende campioni di sete jacquard, il secondo merletti fatti a mano. Direttamente coinvolti nel progetto sono il comune di Oleggio, il Museo Civico e l’associazione culturale Tacafile di Occhieppo Inferiore (BI), che ha tenuto le fila del coordinamento rendendo possibile l’intreccio di collaborazioni.