Serie A 17esima giornata anche contro il Verona non cambia il cliché del Crotone a proposito delle sconfitte ora dodici

Verona    2

Crotone   1

Marcatori: Kalinic 17°, Dimarco 25°, Messias 55°

Verona (3-4-2-1): Silvestri, Magnani (Gunter), Lovato, Ceccherini, Faraoni, Ilic, Tameze, Dimarco (Kalinic), Barac, Zaccagni (Colley), Kalinic. All. Juric

Crotone (3-5-2): Cordaz, Djidji, Golemic, Luperto, Molina (Pereira), Eduardo (Simy), Zanellato, Vulic, Reca, Messias, Riviere (Dragus). All. Stroppa

Arbitro: Luca Massimi di Termoli

Assistenti: Mondin – Schirru

Quarto giudice bordo campo: Gianluca Aureliano di Bologna

Var: Valeri. Avar: Giallatini

Ammoniti: Ceccherini, Dimarco, Lovato, Djidji, Magnani, Reca, Pereira

Angoli: 6 a 4 per il Verona

Recupero: 1 e 3 minuti

Crotone negli spogliatoi con il doppio passivo dopo i primi quarantacinque minuti più uno di recupero, no problem. La squadra allenata da mister Stroppa ha abituato tutti: tifosi e non, ad un solo tempo giocato dignitosamente. Contro il Verona si è ripetuto il solito cliché. Gioco confuso a centro campo, difesa debole e nessuna incursione in area avversaria degna di essere annotata. Calcio d’inizio a favore del Verona e già si nota poca convinzione a centrocampo da parte dei pitagorici dove Zanellato, Vulic, Eduardo, non hanno mai impostato alcuna azione. Il lato destro, per l’occasione gestito da Djidji in prima battuta e da Luperto a seguire, non ha mai bloccato alcuna incursione avversaria. Dopo qualche studio su come poteva impostare il suo gioco il Crotone, è venuto fuori il Verona con tutta la sua “prepotenza” offensiva ed al sedicesimo minuto Kalinic, dopo l’assist di Barac che si era impossessato del pallone a centrocampo, porta in vantaggio la sua squadra con un perfetto tiro. Non c’è il Crotone. Raddoppio dei locali con Dimarco al minuto ventisei con un perfetto tocco di sinistro dopo aver ricevuto il pallone da Zaccagni. Dilaga il Verona al cospetto di una squadra non di categoria. Al minuto trentatré Barak manda il pallone di poco a lato. Il Crotone avvisa a quanti stanno vedendo l’incontro che è presente ed al quarantacinquesimo con Messias impegna il portiere ad un doppio intervento. Crotone nella media dei gol subiti in un solo tempo. Le novità operate da Stroppa inizialmente non hanno prodotto alcuna novità.

Ripresa con due cambi fin dall’inizio, fuori Molina per Pereira, e dentro Simy per Eduardo. Cambia il dispositivo tattico: Messias dietro le due punte Riviere, Simy. Diverso Crotone più offensivo nella ripresa. Al minuto cinquantacinque Reca appoggia un ottimo pallone in area per Messias che in mezza rovesciata lo mette dentro e riapre la partita. Verona non più spavaldo come nella prima parte, deve fare i conti con un Crotone tornato con la mente alla serie A. Messias, Zanellato e Pereira oltre la sufficienza ed anche il reparto difensivo con Golemic, Djidji e Luperto bene organizzato. Gloria anche per Cordaz al minuto ottantasei rinviando in angolo un tiro ravvicinato di Colley. Ancora Colley che colpisce la traversa al novantaduesimo da dentro l’area. La prestazione di un solo tempo non può condurre alla salvezza. Ormai tutte le squadre quando incontrano il Crotone hanno come riferimento ciò che la squadra di Stroppa riesce a fare in metà partita. La logica pitagorica a proposito della retrocessione ancora non si è pronunciata. Ma così facendo anche in seguito, è questione di qualche altra partita e poi si potrebbe chiudere il discorso serie A per il Crotone.

Crotone in quel di Verona, contro il suo ex giocatore ed allenatore, Ivan Juric, non interrompe la striscia delle due consecutive sconfitte, ora 12, e rinvia il primo successo esterno. La tradizione favorevole nella massima serie (2017/2018) quando gli Squali con il risultato di 0-3 sconfissero gli scaligeri, non si è ripetuta. Entrambe le squadre a fine stagione retrocessero.  

In occasione della diciassettesima giornata avversari con diverso obiettivo: Verona, migliore difesa del girone (15 gol subiti)  in campo per agganciare l’Europa League, Crotone con la peggiore difesa (38 gol subiti) alla ricerca del primo successo stagionale fuori casa. Ex dell’incontro, oltre al tecnico Juric, Faraoni e Ceccherini. Il “17” numero solitamente scaramantico, sul terreno del Bentegodi tale si è confermato per il Crotone ultimo in classifica. Il successo non era più rinviabile. Rientrare negli spogliatoi con un’altra sconfitta, a due giornate dal termine del girone d’andata, potrebbe creare tra i giocatori qualche assuefazione a proposito della retrocessione. Ancora una diversa formazione iniziale predisposta dal tecnico pitagorico considerando il terzo turno ravvicinato ed un diverso atteggiamento tecnico.

Fuori Magallan, Cuomo, Pereira, Simy. Dentro Djidji terzino destro, Luperto difensore sinistro, Vulic centrocampista al fianco di Zanellato, Riviere in prima linea insieme a Messias. Novità tecnica il ritorno di Molina esterno alto.

L’allenatore dei locali non è stato da meno ed ha mantenuto gli otto/undicesimi imbattuti in trasferta contro il Torino. I cambi hanno riguardato l’ingresso di Magnani, Lovato, Ilic, in sostituzione del difensore Dawidowica, del centrale  Gunter e del centrocampista Veloso.