Mondo sotto choc: assalto al Parlamento Usa a Washington da parte dei supporter di Donald Trump

La situazione è tesa negli Usa dove è stato assalto il Parlamento a Washington da parte dei supporter di Donald Trump che pochi minuti prima si era rivolto a loro proclamando ancora una volta che l’elezione di Joe Biden era truccata. Frange di esagitati, alcuni dei quali armati, hanno sfondato i cordoni di sicurezza e hanno fatto irruzione nel palazzo che ospita Camera e Senato. Ne è seguita una sparatoria, una donna è rimasta uccisa. Deputati e senatori hanno interrotto il processo di certificazione della vittoria di Joe Biden in seguito ai disordini, mentre il vice presidente Mike Pence è stato scortato fuori dall’aula del Senato. Anche la vice presidente eletta, Kamala Harris, è stata trasferita in un luogo sicuro.

La protesta era stata incoraggiata dallo stesso presidente uscente durante il suo comizio all’Ellipse, il parco a sud della Casa Bianca. “Non riconosco la vittoria, Biden è un presidente illegittimo” aveva scandito il presidente uscente.

Secondo la Cnn tra quanti hanno rotto i cordoni di sicurezza e occupato il palazzo ci sono anche uomini armati. Ne è seguita una sparatoria e una donna è rimasta ferita al petto. Trasportata in gravi condizioni in ospedale la donna è morta due ore più tardi. Anche numerosi agenti sono rimasti feriti. Poco dopo le forze di sicurezza sono riuscite a entrare dentro il Congresso. “L’edificio ora è in sicurezza” è stato annunciato poco dopo.

Le forze di sicurezza sono intervenute per sgomberare l’area di Capitol Hill, sparando gas lacrimogeni. Rappresentanti del Partito Democratico hanno annunciato che stanno già preparando l’atto di impeachment per il presidente Trump, ritenendolo responsabile dei disordini. Ma Trump in un tweet non prende le distanze dai rivoltosi. “Questo è ciò che succede quando una vittoria elettorale viene strappata ai patrioti”.

L’esponente del partito democratico Ted Lieu ha chiesto di attivare il venticinquesimo emendamento della Costituzione che prevede l’immediata rimozione del presidente in carica. L’articolo stabilisce che il vice presidente prenda i poteri nel caso il presidente muoia, si dimetta o sia rimosso dal suo incarico. A differenza dell’impeachment consente di rimuovere il presidente senza che sia necessario elevare accuse precise. È sufficiente che il vice presidente e la maggioranza del governo trasmettano una lettera al Congresso sostenendo che il presidente non è più in grado di esercitare i poteri e i doveri del suo ufficio.

Altre tre persone sono morte durante le proteste al Congresso. Lo afferma, secondo quanto riportano i media americani, il capo della polizia di Washington, sottolineando che i decessi sono avvenuti per emergenze e complicazioni mediche. I tre decessi si vanno a sommare alla donna uccisa da colpi di arma da fuoco.

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