Bologna. Mettiamo radici per il futuro: già distribuiti quasi 260 mila alberi gratis

L’Emilia-Romagna sempre più verde. Quasi 260 mila alberelli messi a dimora in poco meno di tre mesi da singoli cittadini, scuole, enti e associazioni nell’ambito della campagna “Mettiamo radici per il futuro“. È il traguardo finora raggiunto dal grande piano green messo in campo dalla Regione che punta ad ampliare la superficie boschiva e le aree verdi per dare un contributo alla lotta ai cambiamenti climatici e migliorare la qualità dell’aria con la distribuzione gratuita, grazie ad una rete di vivai accreditati, di 4,5 milioni di specie arboree, una per ogni abitante, nei prossimi quattro anni.

Un piano senza precedenti nel nostro Paese per la cui realizzazione la Giunta regionale ha stanziato 14,2 milioni di euro e che in queste giornate si arricchisce di nuove iniziative come: “A Natale aggiungi un albero ai tuoi regali”. Un progetto ideato dalla Regione stessa e che vede come protagoniste anche l’Agenzia regionale di protezione civile e Arpae, l’Agenzia per la prevenzione, l’ambiente e l’energia dell’Emilia-Romagna.

Le due Agenzie regalano una piantina ai propri dipendenti che ne fanno richiesta, oltre a partecipare ad altri progetti specifici. Nel frattempo, cresce l’interesse da parte dei Comuni, molti già al lavoro sui progetti per incrementare il patrimonio di verde pubblico dell’Emilia-Romagna.

I progetti di Arpae e Agenzia regionale di protezione civile

La distribuzione ai dipendenti di Arpae delle piante è partita in questi giorni. Sono oltre 150, al momento, quelli che hanno già aderito. E sono in arrivo due boschi urbani, a cura dell’Agenzia ambientale.

Già scattata la mobilitazione anche all’interno dell’Agenzia regionale di protezione civile: sarà il Coordinamento regionale dei volontari, appena rientrati dal fronte dell’emergenza Panaro, a farsi carico del ritiro presso i vivaisti accreditati e della distribuzione delle piantine a tutti coloro che ne faranno richiesta tra gli oltre 480 dipendenti dell’Agenzia. Una volta ritirati, gli alberelli devono essere conservati con cura fino al nuovo anno: va infatti ricordato che la messa a dimora delle nuove piante, nel rispetto delle buone pratiche colturali, va fatta da inizio febbraio a fine marzo oppure in autunno.

Il piano regionale per la rivoluzione verde sta riscuotendo grande interesse non solo da parte dei singoli cittadini, ma anche dei Comuni, soprattutto laddove ce n’è più bisogno come nelle zone di pianura e nelle aree maggiormente urbanizzate. Tra i Comuni più grandi che hanno inserito i boschi urbani nei rispettivi strumenti di pianificazione urbanistica c’è, ad esempio, Modena. Molto interessante anche il progetto avviato a Forlimpopoli, che ha saputo coinvolgere i giovani, valorizzando il Parco dei nuovi nati, avviato 28 anni fa. A Bertinoro è partito il progetto per donare un albero ad ognuno dei circa 1200 studenti.

Si sta muovendo anche Fidenza (Pr), che intende dar vita a due aree di riforestazione: il “Bosco di Maia”, 13 mila metri quadrati dedicati alle api e agli altri insetti impollinatori, e il “Bosco la bionda”, altri 8 mila metri quadrati di verde pubblico. Spostandosi nel bolognese il comune di Casalecchio di Reno pianterà circa un migliaio di arbusti all’interno del Parco Faianello. Infine, tra i comuni più piccoli merita una menzione Calendasco (Pc), che nell’ambito della campagna “A Natale aggiungi un albero ai tuoi regali” ha raccolto in pochi giorni, solo in base al tam tam via social, oltre 200 prenotazioni su una popolazione di circa 2.400 abitanti. Un vero e proprio record.

La distribuzione per provincia

Ecco il dettaglio della distribuzione delle piantine sul territorio, con i dati aggiornati a giovedì 17 dicembre. In totale sono 258.586. In provincia di Parma ne sono già state consegnate 55.804; seguono nell’ordine Reggio Emilia (49.706), Modena (42.871), Bologna (32.947), Forlì-Cesena (30.598), Ravenna (13.942), Piacenza (12.364), Ferrara (11.425) e Rimini (8.929). Le specie arboree più gettonate sono quercia, leccio, farnia, frassino, agrifoglio, sorbo.