Omicidio di Franco Colleoni: utensili da giardino trovati sporchi di sangue

Cambia il quadro. Il giallo di Dalmine potrebbe essere alla svolta. L’ex segretario provinciale della Lega Franco Colleoni sarebbe stato ucciso da una persona che conosceva a colpi di spranga o pietra. A trovare il cadavere nel giardino del “Carroccio”, ristorante-cascina, sono stati i figli Federico e Francesco e l’ex moglie Tiziana Ferrari, che era passato a salutarlo. I Carabinieri hanno trovato a soqquadro la sala e la casa di Franco Colleoni, ma non mancavano denaro o oggetti di valore. Una pietra e un bastone insanguinati e alcuni attrezzi da camino sono stati sequestrati.

L’omicida avrebbe simulato una rapina finita male ma gli indizi portano a supporre che il ristoratore di 68 anni conoscesse il suo assassino. Infatti i cani non hanno abbaiato, da casa e dal ristorante non manca nulla ma le stanze erano in grande disordine, per simulare un furto o forse per cercare qualcosa. In zona non si sono registrati furti nell’ultimo periodo. Troppi e troppo violenti appaiono i colpi sul cadavere per non far pensare a motivi personali, a un delitto d’impeto innescato da risentimenti profondi.

I due figli e l’ex moglie sono stati sentiti in caserma a Treviglio, insieme ad alcuni dipendenti del ristorante. Non ci sono telecamere nelle immediate vicinanze. Il locale si trova al pianterreno di una cascina strutturata. Sopra c’è un appartamento dove abitava Colleoni. A trovare il corpo è stato il figlio Francesco, che ha avvisato il 112 e poi la madre e il fratello Federico che vive nella stessa viva.

La testa e il volto di Colleoni erano stati fracassati da diversi colpi di un corpo contundente. L’assassino potrebbe avere usato uno degli utensili da giardino. Alcuni di questi sono stati trovati sporchi di sangue e quindi repertati. I Carabinieri hanno acquisito le immagini delle telecamere del Comune nella zona per vedere se hanno immortalato la fuga o l’arrivo dell’assassino.

“Ricordo con stima e affetto Franco Colleoni” ha sottolineato il leader della Lega Matteo Salvini. “Con lui ho condiviso anni di battaglie, di sconfitte e di vittorie. Ricordo i pranzi e le cene nel suo ristorante di Dalmine. Una preghiera per lui, condoglianze ai suoi cari”.