CHARIS, la Solidarietà che diventa Scuola

Nei laboratori dell’Ipseoa “E. Gagliardi” già operativo il programma “Charis” (Curare l’Humanitas per Rigenerare la Solidarietà), per dare una mano alle famiglie che vivono in povertà aggravata dalla emergenza sanitaria. Un dono natalizio come messaggio di fiducia e speranza per queste feste e per il futuro. Domani, lunedì 21, inizia la distribuzione dei prodotti alle associazioni di volontariato di circa 600 confezioni. Con il nuovo anno ogni mese l’Istituto alberghiero, l’indirizzo di Agraria e il convitto annesso, dedicheranno due giorni al mese a sostegno delle persone indigenti.

Una risposta corale di enti e associazioni in nome della solidarietà

“Charis” è una parola pregna di significati che affonda le radici nel patrimonio mitico e culturale della Grecia. La possiamo tradurre con grazia, bellezza, bene, dono, cura, da cui si origina la Caritas latina e la gratitudine. Ma è anche uno “stato di grazia”, capace di restituire tutto ciò che si offre e si sente, come quando si riceve il beneficio di una grazia.

L’Ipseoa “E. Gagliardi” di Vibo Valentia investe come agenzia sociale e di apprendimento sulla solidarietà. Due giorni al mese saranno dedicati per preparare e produrre alimenti da destinare alle famiglie  bisognose. Si allarga così l’offerta formativa della scuola verso un’azione umanitaria che diventa fondamentale per il tessuto sociale del Vibonese segnato da tante inveterate emergenze. Infatti queste iniziative mirano a legare il cibo alla crescita sociale ed economica del territorio, per far riscoprire il valore della reciprocità e delle sue importanti risorse. La vera crescita passa con il sentimento che si genera attraverso la condivisione, nella tessitura di rapporti e di relazioni che facciano emergere le belle e buone azioni, a partire da quelle umane. Non è tollerabile che ci siano famiglie, bambini o anziani, che non abbiamo l’indispensabile per nutrirsi, mentre c’è spreco, un intollerabile consumismo, tanta ingiustizia e altrettanto egoismo. L’indifferenza verso la sorte altrui è una epidemia ancora più devastante della pandemia.  Per questa ragione “Charis” non è solo un ritorno alla tradizione culturale della Magna Grecia e alla sua capacità di leggere il tempo che stiamo attraversando e di generare fiducia nel futuro, ma ha dentro un acronimo il cui messaggio può gettare nello sguardo la visione di un mondo osservato attraverso gli occhi dei tanti bambini che sognano un mondo senza le tante intollerabili ingiustizie e sofferenze. “Curare l’humanitas per rigenerare la solidarietà” è anche una speranza ed una esperienza intensa sotto il profilo umano, etico, sociale, culturale e spirituale, “che ‘ntender no la può chi no la prova” (Dante, Tanto gentile e tanto onesta pare).

Un percorso che parte dall’inizio dell’emergenza, con il progetto “CASA” – Cucine Aperte per la Solidarietà Alimentare.

 A primavera, in prossimità delle feste pasquali, con la prima ondata dei contagi e la chiusura totale delle attività, l’Ipseoa “E. Gagliardi” ha aperto i suoi laboratori con il progetto “Casa” (Cucine Aperte per la Solidarietà Alimentare)con il “Gruppo di cuochi e pasticceri volontari” animato dall’ex studente del Corso Serale Giovanni Colacresi; poi ha partecipato all’iniziativa la “Solidarietà è servita” promossa dalla U.S. Vibonese Calcio nel mese di maggio. Anche per queste festività natalizie, vissute per la prima volta in piena emergenza, la rete del volontariato si è messa all’opera. Già da mercoledì (16 dicembre) è iniziata la preparazione di prodotti. E domani (lunedì 21) ci sarà la distribuzione dei prodotti preparati (marmellate di arance biologiche, biscotti della tradizione natalizia come mustacciuoli e susumelle, biscotti mandorlati e cioccolatini offerti dalle aziende e associazioni)  di circa 600 confezioni. Ad attivarsi, come in precedenza, oltre al contributo del presidente della Provincia di Vibo Salvatore Solano, la Fondazione Banco alimentare regionale, guidato da Giovanni Romeo con il sostengo di Antonello Murone (presidente comitato di Vibo Valentia), la Croce Rossa provinciale presieduta dall’instancabile Caterina Muggeri, il GAL Terre Vibonesi con il presidente Vitaliano Papillo, Italia Nostra (sezione di Vibo Valentia), Libera Vibo (con il referente Giuseppe Borrello e la cooperativa Valle del Marro – Libera Terre),  l’associazione Condividiamo (grazie all’impegno di mons. Giuseppe Fiorillo), La Vibonese Calcio con il progetto la “Solidarietà è servita”  e diverse aziende del territorio, tra cui la Tonno Callipo e la Distilleria Caffo, e altre aziende familiari come il pastificio delle Sorelle Salerno (Cutro), l’azienda agricola Santa Croce (San Nicola di Limbadi) e l’Apicultura Fiorillo (Piscopio Vibo).

Ad abbracciare il percorso di solidarietà che si porta dentro “Charis”, anche il presidente del “Gruppo Pubbliemme” Domenico Maduli. Lo ha fatto con sensibilità umana e responsabilità etica, come nelle migliori e più nobili tradizioni imprenditoriali, affinché ogni attività abbia un fine etico-sociale e solidale. Per costruire una comunità forte è necessario prendersi cura delle persone più fragili e investire nella cultura, nell’educazione, nella formazione umana, secondo l’esemplare opera e messaggio di Adriano Olivetti.

Il ruolo della Scuola come servizio al territorio e ai sui bisogni, portato avanti dal dirigente Pasquale Barbuto

Preoccupato dal dilagare del problema sociale, il dirigente scolastico dell’Ipseoa “Gagliardi” Pasquale Barbuto. Così ha motivato il personale scolastico (docenti, assistenti tecnici e collaboratori, insieme al personale dell’annesso Convitto), per costituire una “brigata” in aiuto degli indigenti. La Scuola al servizio del territorio e dei cittadini, in questo caso per cercare di alleviare le sofferenze di chi non ha il necessario, come il cibo. Dopo la straordinaria esperienza vissuta attraverso l’iniziativa di solidarietà voluta dall’U.S. Vibonese Calcio, del suo presidente Pippo Caffo insieme all’intraprendenza del direttore di Marketing e della Comunicazione della U.S. Vibonese Calcio, Daniele Cipollina (anche in questa occasione non ha fatto mancare il suo importante contributo), continua il percorso che segna il cammino di un istituto scolastico che si fa carico dei problemi dell’umanità del territorio e si sa mettere in gioco, anche in situazioni di estrema difficoltà. E lo fa creando una risposta corale con le diverse realtà del volontariato e insieme agli enti istituzionali e ai diversi settori imprenditoriali sia del Vibonese che regionali, facendo emergere la qualità più nobile che possa animare l’essere umano, la solidarietà, il dono del proprio tempo e delle proprie risorse. Un messaggio esemplare per gli studenti, da un punto di vista dell’apprendimento didattico, ma soprattutto nella formazione della coscienza civica e nella sensibilità verso il prossimo.

I Testimoni di fraternità: anche la poesia come dono per un’umanità sofferente e l’arte come impegno sociale e civile

A dare risonanza culturale anche una iniziativa di carattere editoriale e sociale: la creazione di una silloge poetica dedicata ai temi sociali e umanitari. Hanno aderito poeti dell’intero territorio nazionale (ma in seguito verranno coinvolti anche poeti internazionali), dal titolo “Le Muse dell’Agape, Testimoni di fraternità” concepita per contrassegnare anche con il dono della poesia, la solidarietà, la fraternità e il sentimento della pietas.

Il progetto è stato ideato e proposto da chi scrive (docente responsabile del percorso di solidarietà “Charis” e presidente di Italia Nostra, sezione di Vibo Valentia) sull’esemplare impegno filantropico e culturale profuso da parte del fondatore di Italia Nostra, Umberto Zanotti Bianco – senatore a vita, archeologo e scrittore – che si è dedicato, ancora studente, all’indomani del terremoto del del 28 dicembre del 1908, fino alla fine dei suoi giorni, 28 agosto 1963, per il riscatto umanitario e culturale delle aree aspromontane lasciate ai margini dalle istituzioni, facendo costruire scuole nelle località più interne della Calabria. Il presidente Maduli ha accolto con particolare interesse anche questa iniziativa, in quanto rientra nella mission della Pubbliemme).