Bonaccini frena i grillini: tamponi solo ai sintomatici, basta paralizzare l’Italia

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Questa volta non è Matteo Salvini a frenare Conte e i grillini ma Stefano Bonaccini. Il presidente della Conferenza delle Regioni vuole evitare che l’Italia fallisca per colpa di un Governo che ha dimostrato nei fatti di essere impreparato. Chiudere tutto significherebbbe condannare a morte il Paese.

Bonaccini non è di destra, è un esponente del Partito democratico. Ma non bisogna essere all’opposizione per capire che Conte e i grillini stanno sbagliando a spese degli italiani. Bonaccini si oppone alla chiusura dei ristoranti e dei locali alle 18, così come previsto dalla bozza elaborata da Conte e dai ministri. Chiede inoltre i tamponi solo per i pazienti con sintomi, cosa che farebbe calare drasticamente il numero dei positivi e farebbe anche respirare la sanità oltre ad avere notevoli risparmi. Le richieste sono contenute in una lettera inviata dal presidente della conferenza delle Regioni, il governatore dell’Emilia Stefano Bonaccini al premier.

Le Regioni chiedono l’estensione della didattica a distanza al 100% per scuole superiori e università (il governo si fermava al 75%). Destinare i tamponi ai sintomatici e ai contatti familiari stretti “al fine di rendere sostenibile il lavoro delle ASL/Regioni in tempo di emergenza riducendo il carico di lavoro dovuto alle difficoltà nel contact tracing”. Prevedere l’orario di chiusura di ristoranti alle 23 e i bar alle 20 con il solo servizio al tavolo. Tenere aperti gli impianti sciistici. Prevedere la chiusura nei fine settimana dei centri commerciali con eccezione per prodotti alimentari e farmaceutici. Inoltre Bonaccini chiede di “valutare le chiusure relative a: palestre, piscine, centri sportivi, cinema, teatri etc.,anche valutando i dati epidemiologici di riferimento”, quindi evitando uno stop generalizzato su tutto il territorio nazionale.